ROSETO – “Le regole sono l’architrave della società civile e dovrebbero essere alla base della nostra convivenza, ma non sempre funzionano, specie quando vengono ignorate. La percezione che si prova davanti all’incuria verso l’ambiente, così come verso episodi vandalici pongono ancora una volta in primo piano l’eliminazione del confine tra mio e nostro”. Con queste parole il primo cittadino Mario Nugnes ha voluto commentare lo stato di degrado in cui versano le aree che insistono sul lungofiume del Tordino, in località Cologna Spiaggia, che sono state oggetto ieri mattina dell’iniziativa ribattezzata “Puliamo noi il Tordino”.
“Un grazie di cuore va a tutti i volontari presenti, alle associazioni ambientaliste che operano sul territorio ed a quante hanno organizzato l’evento, ovvero Atletica Cologna Spiaggia, Guide del Borsacchio, WWF, IAAP e FIAB, al Consigliere Comunale Vincenzo Addazii che è stato il promotore della giornata, all’Assessore Zaira Sottanelli ed ai consiglieri Dario Chiarobelli (che ha messo a disposizione un proprio trattore per il trasporto dei rifiuti, parla purtroppo di un lungofiume ridotto ad una pattumiera), Annalisa D’Elpidio, Valentina Vannucci e Enio Pavone che non hanno fatto mancare il loro supporto” prosegue il primo cittadino.
Nel corso della mattinata ecologica è stata rinvenuta ogni sorta di rifiuto: bottiglie di vetro, tappi di bottiglia, mozziconi di sigarette, lattine, perfino un materasso ed un mobiletto ancora imballato. “Ancora una volta, grazie all’impegno sinergico di associazioni, volontari e Amministrazione è stata svolta una importante attività di pulizia, un gesto concreto a favore dell’ambiente che però non deve restare isolato – sottolinea il primo cittadino – bisogna infatti andare alla “radice” di questi problemi per risolverli definitivamente. Serve quindi tolleranza zero contro chi inquina questi spazi abbandonando ogni sorta di rifiuto, per questo motivo abbiamo avviato con gli uffici comunali preposti un iter, con i privati e con il Demanio, per capire di chi sono questi terreni, intimando loro che venga interdetto l’accesso e controllato il loro stato per evitare che, entro poche settimane, si torni allo stato di degrado a cui abbiamo appena messo rimedio. Si tratta di una battaglia importante che puntiamo a vincere fermando, definitivamente, chi pensa di poter inquinare e sporcare queste aree restando impunito”.