MONTORIO – Su il Centro del 17 febbraio 2014 veniva riportata una pagina importante di Montorio. Aprendo il quotidiano, all’epoca, potevamo leggere: “L’autodromo del Gran Sasso si farà. A deciderlo ieri, al termine di un acceso e teso dibattito durato tre ore, è stato il consiglio comunale di Montorio. Con otto voti favorevoli, tre astenuti (il vice sindaco Alfredo Nibid, l’assessore alle politiche sociali Flavio Paolini e il consigliere di opposizione Alfredo Grotta), tre contrari (i consiglieri di opposizione Arturo Valleriani, Piergiorgio Coruzzi e Anna Foglia) e due consiglieri di minoranza che hanno abbandonato l’aula (Andrea Guizzetti e Dario Marcacci), la variante al Prg per la realizzazione di un tracciato di 4205 metri in località San Mauro è stata approvata con un applauso di una parte dei presenti, qualche fischio e dei cartelloni alzati, in cui si chiedeva partecipazione attraverso il referendum.”

L’amministrazione Pd, guidata da Alessandro Di Giambattista legava così, indissolubilmente, il destino dei suoi cittadini al progetto autodromo (www.autodromodelgransasso.eu), che vede un circuito sportivo, previsto in località San Mauro, con un’estensione di circa 500 mila metri quadrati e un tracciato di circa 4,2 chilometri, 13 curve su una pista larga 13 metri, un rettilineo principale di 810 metri. L’impianto, che da un costo iniziale di 30 milioni di euro, ha visto nel tempo lievitare i costi fino alla cifra di 70 milioni, prevedendo interventi di riqualificazione e un nuovo progetto terme.

Il 16 febbraio 2014, a cinque anni dalla presentazione del progetto, presentato nel 2009, l’amministrazione comunale approva il progetto definitivo e autorizza la variante al Piano Regolatore Generale.

Passa un anno, cambia il colore politico della guida del paese, ma non cambia il destino dell’autodromo. Il 14 giugno 2015, i montoriesi hanno detto Sì al progetto. L’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Di Centa, attraverso un referendum consultivo, con una partecipazione pari al 40,82% degli aventi diritti al voto, ovvero 3.072 cittadini su una forza elettorale di 7.525 abitanti, sancisce il Sì all’autodromo. Il 61,43% per cento dei votanti (1.867 persone), che si sono recati alle urne per esprimere il proprio parere sulla realizzazione della struttura votano Sì, i contrari alla costruzione della pista sono stati 1.172 (38,57%).

Il successivo 5 dicembre del 2015, i Comitati e Movimenti contrari al progetto organizzano una manifestazione cittadina che però non cambia l’iter del progetto.

Il 6 febbraio 2016, a fronte del risultato referendario, l’amministrazione comunale approva la variante al Prg dei terreni, dove è previsto l’impianto sportivo. Tra i presenti in aula, i referenti del Movimento Cinque Stelle, del Movimento No Autodromo, del Comitato di “Anima Verde”.

Il progetto definitivo, dopo essere stato rivisto nella Convenzione da Si Può Fare, sottoscritto dalla società Autodromo Gran Sasso srl in data 18/01/2016, prevede alcune clausole stringenti nei confronti della Società Autodromo con l’obiettivo di garantire una maggiore tutela ai cittadini.

La convenzione anticipa, nello specifico, clausole fidejussorie e penali (fino ad un milione di euro per ogni anno di inattività) in caso di mancata realizzazione dell’opera entro 3 anni dalla comunicazione di inizio lavori, inoltre stabilisce l’onere, in capo alla società titolare, di ripristino dei luoghi originari, in caso di mancato rispetto dei tempi, obbligando la società autodromo a smantellare quanto costruito parzialmente.

Approvata la convenzione e la variante, il progetto è pronto per essere inviato alla Regione, dove verranno verificati i requisiti della Valutazione d’Impatto Ambientale.

Questo, almeno, è quanto pensavamo fino a pochi giorni fa.

E’ notizia di questi giorni, di un nuovo passaggio necessario in Consiglio Comunale. IL Comune deve approvare l’ultima variante al Prg, prima che la Regione valuti l’impatto ambientale dell’opera.

Tutto è ancora possibile, tutto può essere ancora messo in discussione.

Come si muoveranno i comitati pro e contro autodromo? Rivedremo le manifestazioni degli anni passati? Assisteremo ad una nuova guerra sui social?

La società autodromo è ancora interessata al progetto?

L’amministratore delegato Carlo Toma in un’intervista ammette che l’opera verrà iniziata solo quando saranno disponibili i fondi, sottolineando che i 14 soci attuali non possono coprire l’intero costo dell’opera.

Come voteranno i dodici consiglieri?

Il Sindaco e due consiglieri, attivisti del movimento No autodromo, hanno più volte dichiarato di essere contrari al progetto.

I Consiglieri di opposizione quale posizione hanno maturato?

E’ solo questione di tempo. Venerdì prossimo, la lista Montorio Avanti Insieme, chiederà in un Consiglio Comunale straordinario sul Mo.Te., lo stato delle cose. E, nel giro di pochi mesi, il Sindaco Facciolini dovrà convocare un ulteriore Consiglio Comunale per approvare l’ultima Variante al Piano Regolatore.

Sarà il sigillo finale su un progetto che ha diviso il paese.

MONTORIO 3.0