TERAMO – Dopo la pausa natalizia riprende giovedì 23 gennaio Alternativa Cinema, la rassegna d’essai dello Smeraldo Cinema di Teramo giunta alla 32esima edizione, curata dalla giornalista culturale Anna Fusaro.

Sei i titoli in programma fino al 27 febbraio, tutti in doppia proiezione, con la variazione degli orari, fissati ora alle 17.30 e alle 21.30; biglietto 6 euro.

Questi nell’ordine i film, tutti provenienti dai maggiori festival internazionali: “Stella è innamorata”, “Tofu in Japan. La ricetta segreta del signor Takano”, “Good Bye Julia”, “Stranger Eyes – Sguardi nascosti”, “La misura del dubbio”, “The apprentice – Alle origini di Trump”. Gli ultimi due titoli (“La misura del dubbio” e “The Apprentice”) saranno proposti sia nella versione in lingua originale con sottotitoli in italiano che nella versione doppiata. Il terzo segmento di Alternativa Cinema inizia dopodomani, giovedì 23 gennaio, con la commedia sentimentale francese presentata al Festival di Locarno “Stella è innamorata” (durata 110’) di Sylvie Verheyde, un racconto di formazione ambientato negli anni Ottanta, che prendono vita attraverso playlist eccezionali, colori saturi e le luci stroboscopiche delle discoteche. A Parigi l’adolescente Stella (Flavie Delangle), prossima all’esame di maturità, vive nel bar della madre fiché non viene venduto per debiti. Madre disoccupata, padre assente, scuola che non le piace, lei che si sente inadeguata e trova solo nella danza e nella musica il suo linguaggio. Con le inseparabili amiche va tre volte a settimana in discoteca, dove una sera vede André muoversi a ritmo di musica: è un attimo e Stella s’innamora. Giovedì 30 gennaio ecco la commedia giapponese “Tofu in Japan. La ricetta segreta del signor Takano” (120’) di Mihara Mitsuhiro. Premio del pubblico al Far East film Festival di Udine. Il tofu preparata dall’artigianoTakano Tatsuo (Tatsuya Fuji) è considerato il migliore di Onomichi, città nella prefettura di Hiroshima, e di tutte le province vicine. Oltre a rifornire un supermercato locale, Takano gestisce un negozio con la figlia Haru (Aso Kumiko), che vive con lui dopo la separazione dal marito. Takano e i suoi amici decidono che è il momento di cercarle un nuovo compagno e iniziano a vagliare i migliori scapoli della zona. Ma anche Takano farà un incontro inaspettato. “Good Bye Julia” (120’) di Mohamed Kordofani, primo film sudanese nella selezione ufficiale al Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio della Libertà, arriva giovedì 6 febbraio. La storia è ambientata a Khartoum nell’agosto 2005, mentre si avvertono i primi segni della crisi nazionale che porterà a scontri violenti e al referendum per la secessione del futuro Stato del Sudan del Sud. Mouna (Eiman Yousif) è un’agiata donna musulmana del nord che ha lasciato la carriera di cantante per volere del marito Akram; Julia (Siran Riak) una giovane cristiana del sud che vende pane per strada aiutando come può il marito Santino. Mouna, dopo aver provocato involontariamente la morte di Santino, tormentata dal senso di colpa avvicina l’ignara vedova per aiutarla economicamente, fino ad assumerla come domestica. Col trasferimento in casa di Julia e del piccolo Daniel per Mouna inizia un percorso complicato. Giovedì 13 febbraio la rassegna propone il thriller psicologico “Stranger Eyes – Sguardi nascosti” (126’) del giovane regista di Singapore Siew Hua Yeo, lungometraggio presentato all’81ª Mostra di Venezia. Di forte attualità, il film riflette sul potere inquietante e intrusivo delle nuove tecnologie visive nella società fluida del controllo. Una ragazzina scompare improvvisamente. Le indagini della polizia non approdano a nessun risultato e i genitori scivolano nello sconforto e disperazione. La situazione cambia radicalmente quando la coppia inizia a ricevere misteriosi dvd contenenti immagini della loro vita quotidiana, anche intima: qualcuno li spia da tempo e i filmati cominciano a sgretolare la stabilità della famiglia, con la rivelazione di segreti compromettenti e inconfessabili. “La misura del dubbio” (115’) di Daniel Auteuil, classica narrazione processuale, è in calendario giovedì 20 febbraio. Da quando ha fatto assolvere un assassino poi recidivo, l’avvocato Jean Monier (Auteuil) non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik (Grégory Gadebois), un mite omone padre di cinque figli, accusato dell’assassinio della moglie, un’alcolizzata violenta e imprevedibile che è stata trovata con la gola tagliata poco fuori dal paese, tocca Monier al punto da far vacillare la sua vecchia scelta di allontanarsi dalle aule di tribunale. Convinto dell’innocenza del suo cliente, Monier è pronto a tutto pur di vincere in Corte d’Assise. A poco più di un mese dalla cerimonia di insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca ecco “The apprentice – Alle origini di Trump” (122’) di Ali Abbasi, regista iraniano naturalizzato danese. Presentato al 77° Festival di Cannes, il film è ambientato nella New York degli anni Settanta, quando il giovane Donald Trump (Sebastian Stan) viene preso sotto l’ala protettrice dell’avvocato Roy Cohn (Jeremy Strong), mentore che gli insegnerà segreti e regole che governano lo spietato mondo degli affari. Insegnamenti su cui Trump baserà la sua spregiudicata carriera e i suoi successi imprenditoriali, prima dell’ascesa politica che lo ha portato poi alla presidenza degli Stati Uniti d’America per due mandati non consecutivi.