BARI, 20 DIC – L’ex ad della Banca Popolare di Bari, Vincenzo De Bustis Figarola, ha dato mandato ai suoi legali di “avviare iniziative giudiziarie nei confronti di La Repubblica, Il Messaggero e Il Fatto Quotidiano che hanno riportato notizie contrarie al vero e quindi diffamatorie“. “In particolare – spiega in una nota De Bustis Figarola – la cosiddetta vicenda ‘Muse’ che non è stata oggetto di alcun rapporto concludente con la banca ed è, dunque, irrilevante, ha costituito soltanto motivo di suggestioni mediatiche strumentali, rispetto ai reali problemi, che hanno doverosamente imposto adeguate iniziative giudiziarie in sede penale e civile“.
“Con riferimento alla vicenda Tercas ed al prezzo delle azioni – rileva l’ex ad – la ricostruzione di Repubblica di oggi è ‘falsa’ per cinque motivi: “le informative al Cda nel 2014 erano corrette e a quell’epoca il titolo aveva caratteristiche di liquidità nel mercato interno; Vincenzo De Bustis non aveva partecipato ad alcuna riunione in Banca d’Italia sul tema Tercas, riunioni svolte dall’allora Presidente Marco Jacobini, dal figlio Gianluca e da alcuni dirigenti; era una banca emersa da un commissariamento e quindi ogni anomalia avrebbe dovuto essere eliminata. Per coprire ulteriori prevedibili perdite, non appurate durante il commissariamento e convenute tra esponenti della Vigilanza e Responsabile Crediti di Bpb in un’apposita – necessitata – riunione, si rese necessario l’intervento per circa 300 mln del Fondo/Schema Volontario; preliminarmente all’operazione Tercas, dopo un’ispezione su Bpb da parte di Bankitalia conclusasi con giudizio parzialmente sfavorevole, il Capo della Vigilanza di Bankitalia decise di partecipare alla presentazione in Cda del rapporto ispettivo, segnalando un giudizio positivo – da tutti ascoltato e apprezzato – sulla Banca popolare di Bari; il misselling delle azioni che evidentemente si verificò era nella esclusiva disponibilità del Direttore del Business, Gianluca Jacobini, come l’effettuazione – successivamente apprese – di talune operazioni ‘baciate‘” – ANSA, 12:29 –
MILANO, 20 DIC – Ftich conferma i rating BBB- e A-3 di Mediocredito Centrale e l’outlook negativo con le incertezze legate all’iniezione di liquidità per 900 milioni nel capitale dell’istituto annunciata dal governo italiano per la Popolare di Bari. L’outlook negativo ”riflette quello del debito sovrano dell’Italia, principale azionista del Mediocredito Centrale, e la nostra idea che una potenziale acquisizione della Popolare di Bari possa avere ripercussioni negative sul merito del credito di Mcc stand-alone” – ANSA, 14:38 –
BARI, 20 DIC – “I commissari hanno assicurato che la Banca è in condizioni di poter proseguire nella normale operatività“. Lo sottolinea in una nota Confindustria Puglia dopo aver incontrato i commissari Enrico Ajello e Antonio Blandini che dal 13 dicembre scorso hanno preso in mano la gestione della Banca Popolare di Bari. Confindustria Puglia ha apprezzato la “grande responsabilità” dei commissari, “disponibili a confrontarsi con il mondo imprenditoriale affinché possano essere individuate modalità che tendano a ridurre al minimo eventuali disfunzioni“, esprimendo “piena soddisfazione per l’esito dell’incontro“. “Pur non nascondendo le ovvie difficoltà legate al momento – si legge nella nota – i Commissari hanno date ampie rassicurazioni sulla capacità dell’Istituto bancario di continuare a supportare il sistema economico e produttivo locale“. Confindustria Puglia valuta inoltre “positivamente il parere espresso dal Comitato di gestione del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, rispetto alla richiesta pervenuta dai commissari Ajello e Blandini, a favore di un intervento patrimoniale immediato a sostegno della Banca Popolare di Bari“. Inoltre, “al di là delle responsabilità che dovranno essere accertate dalla Magistratura, l’auspicio di Confindustria Puglia è che la proposta del Governo di un nuovo piano industriale strategico per il rilancio dell’Istituto barese si attui nel più breve tempo possibile, per evitare ricadute negative su un territorio che già vive altre situazioni di crisi e non può sopportare ancora un freno all’erogazione di sostegni alle imprese” – ANSA, 14:55 –
Aggiornamento
MILANO, 20 DIC – S&P ha confermato il rating a lungo e a breve termine BBB- e A-3 del Mediocredito Centrale (Mcc) mantenendo l’outlook negativo. Con valutazioni non diverse da quelle di Fitch, l’agenzia cita l’annuncio del governo di fornire 900 milioni di capitale all’istituto che fa capo allo Stato: “Mcc può usare i fondi per entrare nella Popolare di Bari, un processo che potrebbe
richiedere diversi mesi“, osserva S&P. “Questa iniziativa conferma il forte legame del Mcc con il governo e il ruolo che la banca gioca nel realizzare la politica del governo”. “Allo stesso tempo la potenziale integrazione con la Popolare di Bari potrebbe del tutto alterare l’attuale profilo finanziario e di business di Mcc“, prosegue l’agenzia spiegando che “l’outlook negativo per Mcc ora indica anche che potremmo abbassare i rating nei prossimi 12 mesi se concludessimo che il merito di credito stand-alone di Mcc si fosse deteriorato come risultato di questa potenziale acquisizione” – ANSA, 17:55 –
ROMA, 20 DIC – “Le azioni di Banca popolare di Bari valgono pochissimo oggi, praticamente zero. Quello che abbiamo intenzione di fare è garantire qualcosa a chi ha in mano quelle azioni e in futuro garantirgli un recupero di quanto investito. Stiano tranquilli i 70mila risparmiatori che se tutto dovesse andare male siamo sempre pronti a cercare di ristorare e risarcire chi effettivamente ha subito una truffa. Il fondo che abbiamo creato per i risparmiatori delle banche venete, il Fir, è una cosa storica e avendo avuto l’okay della commissione europea si potrebbe usare nel futuro” per i risparmiatori della Popolare di Bari. Lo ha detto Alessio Villarosa (M5s), sottosegretario all’Economia, ai microfoni di Fanpage.it. – ANSA, 18:09 –