PESCARA – Il 21 novembre entreranno in vigore le disposizioni approvate dall’AGCOM con la Delibera 9/23/CIR del 25 gennaio 2023, recante l’“Adozione delle linee guida finalizzate all’attuazione dell’articolo 7-bis del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28 in materia di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”. Ad annunciarlo il Comitato Regionale per le Comunicazioni dell’Abruzzo. Le nuove norme hanno la finalità di proteggere i minori dai rischi online. Per questo i “provider” hanno l’obbligo di mettere in campo strumenti idonei per filtrare by default i contenuti inappropriati e bloccare quelli riservati ai maggiorenni. In armonia con gli sviluppi tecnologici e le mutevoli dinamiche della rete, l’Authority nazionale ha fatto una precisa scelta di campo, senz’altro necessaria, per limitare i rischi che i minori corrono nella quotidiana frequentazione, solitaria, del web e dei social media in generale. Con l’adozione della Delibera l’AGCOM, infatti, è intervenuta, sul piano prescrittivo, a tutela dei consumatori nell’assicurare che sia loro fornito un sistema di parental control (SCP) efficace ed efficiente, tale da consentire l’effettiva applicazione della legge e la più ampia tutela dei diritti dei minori.
C’è da precisare che le predette Linee Guida, che non si applicano alla clientela di tipo business, prevedono che i fornitori di servizi di accesso ad Internet (gli Internet Service Provider), a prescindere dalla tecnologia utilizzata, sono tenuti a predisporre sistemi di parental control, ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore agli anni diciotto. L’Autorità fornisce una preliminare elencazione delle principali categorie soggette al filtro dei sistemi di Parental control, tra cui “Contenuti per adulti”, “Gioco d’azzardo/scommesse”, “Armi, Violenza”, “Odio e discriminazione”, “Promozione di pratiche che possono danneggiare la salute alla luce di consolidate conoscenze mediche, Anonymizer”, “Sette”. Tanto per chiarire, questi ultimi sono siti che promuovono o offrono assistenza per influire su eventi reali attraverso l’uso di incantesimi, maledizioni, poteri magici o esseri soprannaturali.
Onere degli operatori sarà anche quello di comunicare, all’Autorità, le categorie utilizzate per i sistemi di Parental control, la cui funzionalità minima deve comunque includere almeno il blocco dei domini e siti web ospitanti contenuti oggetto di filtro. Le Linee guida, inoltre, chiariscono che i sistemi di controllo parentale devono essere inclusi e attivati nelle offerte dedicate ai minori. Sulle altre offerte, i Sistemi di controllo Parentale devono essere resi disponibili come attivabili da parte del titolare del contratto. Inoltre, i soggetti che possono eseguire le operazioni di disattivazione, riattivazione e configurazione sono i maggiorenni, titolari del contratto, e coloro che esercitano la potestà genitoriale sul minore, identificati mediante PIN, OTP, SPID, accesso all’area web riservata del sito dell’operatore.
Le nuove regole prevedono anche che i sistemi di parental control devono essere offerti dagli ISP gratuitamente e senza costi di attivazione, né di disattivazione, né correlati alla configurazione o al loro funzionamento. Inoltre gli operatori sono tenuti a pubblicare sui propri siti web guide chiare e trasparenti per l’utilizzo dei SCP oltre che ad offrire assistenza gratuita per l’attivazione, la disattivazione e la loro configurazione attraverso call center con operatore umano. In base alle Linee guida tutte queste operazioni dovranno essere realizzabili in modo semplice e intuitivo mediante interfaccia web o App e l’utente deve essere messo in grado di selezionare agevolmente le categorie da bloccare. Anche gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche dovranno assicurare “adeguate forme di pubblicità” dei SCP preattivati, in modo da consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli.
Il Presidente Giuseppe La Rana, in sintonia con l’Authority, ha dichiarato: “Queste nuove disposizioni segnano un vero balzo in avanti nella salvaguardia dei minori in ambiti digitali. Anche noi del Corecom Abruzzo saremo estremamente attenti nell’assicurare l’impeccabile implementazione di queste misure, lavorando in sinergia con tutti gli attori del settore per garantire un ambiente virtuale non solo sicuro ma perfettamente adattato alle loro esigenze e alla sicurezza dei nostri ragazzi”.