TERAMO – A mente fredda, l’importanza della netta affermazione del Città di Teramo sulla Turris Calcio Val Pescara, restituisce all’ambiente gran parte della fiducia che, almeno in taluni, stava scomparendo. La squadra biancorossa potrà evidentemente farcela a recuperare lo svantaggio dal club pescarese che oscilla dal punto di oggi fino ad un massimo di quattro prossimi: dipenderà dall’esito della gara nella quale la compagine di Del Zotti riceverà un Pianella che appare peraltro, in difficoltà.

Il campionato, però, ha ancora molto da dire a prescindere e tutto scaturisce proprio dal successo per 4-0 contro una squadra che si presentava a Montorio al Vomano con 9 vittorie in 9 partite. Il tecnico pescarese alla fine ha dichiarato: “Credo che il Città di Teramo proprio oggi abbia tirato fuori la migliore delle prestazioni stagionali ed a noi non resta che guardare avanti e lavorare: in fondo siamo andati oltre le nostre più rosee aspettative“.

In realtà è vero: in tanti e le stesse immagini del confronto narrano di una prestazione biancorossa davvero convincente, probabilmente più di ogni altra, nel pieno rispetto che compete al blasone di questa piazza ma… ci permettiamo di dare anche una risposta al perché, che ha un nome: Stefano D’Egidio.

La sua presenza in campo non è una tra tante; di lui gli avversari devono tenere particolarmente conto, magari riservando attenzioni più morbide verso altri. Forse anche da questa considerazione nascono i goals di Palumbo che tardavano ad arrivare e dei diversi centrocampisti pronti ad inserirsi.

Non vogliamo correre il rischio d’essere fraintesi e di circoscrivere il buon lavoro di tutti ad un solo giocatore, ma che l’ex Taranto abbia trovato da un paio di stagioni la piena maturità calcistica è un fatto, e forse non soltanto quella. Un suo ex presidente ci ha scritto pochi giorni fa: “Lo sento spesso ed è un ragazzo d’oro al quale voglio bene quanto ai miei figli“.

Ecco, sarebbe bellissimo se la lunga rincorsa a campionati che competono a questa città, fosse firmata dal teramano Stefano D’Egidio, in biancorosso per altri dieci anni.