TERAMO – “Capisco. Ma non condivido, assolutamente, questo modo di fornire comunicazioni politiche”.
Con queste parole esordisce l’ex Commissario Ater Nicola Salini, dinanzi alla lettura dei comunicati dell’Onorevole Zennaro, 5 stelle, e del Capogruppo Lega in Regione, Quaresimale, in merito ai fondi recuperati per l’Ater di Teramo.
“Al fine di ripristinare la veridicità dei fatti, è bene comunicare che i finanziamenti del secondo piano stralcio dell’ordinanza 27, sono stati bloccati per tutte le Regioni colpite dal sisma e non solo all’Ater di Teramo, di L’Aquila e di Pescara. Questo per il semplice fatto che il termine dell’ordinanza commissariale prevedeva una impossibilità oggettiva di affidamento dei progetti, in soli sei mesi.
L’ordinanza Usr n. 44 del 2 Luglio 2018 ha previsto il dettaglio dei finanziamenti suddivisi per 700 alloggi Erp ed era impensabile, per chi si rende conto delle procedure, affidare tutte le progettazioni entro il 31 dicembre dello stesso anno.
L’approvazione dell’ordinanza di ieri, è stata solo una presa di coscienza per l’inconsapevole errore commesso lo scorso anno. È bene ricordare ovvero comunicare a Zennaro e Quaresimale, che la procedura per l’affidamento delle progettazioni, nella Regione Abruzzo, ha previsto la preventiva presentazione di tutti gli studi di fattibilità tecnica ed economica per i 700 alloggi, per i quali l’Ater ha ottenuto i relativi nulla osta. Procedura che non ha investito tutte le Regioni.
Tale dettaglio è significativo per comprendere non solo le informazioni fornite dallOnorevole e dal Consigliere regionale, ma soprattutto per far capire che tali stazioni appaltanti avrebbero dovuto presentare tutti i progetti nel giro di pochi mesi, nel rispetto delle tempistiche previste dal Codice degli Appalti, che prevede almeno 180 giorni per espletare la procedura di affidamento definitivo della progettazione.
Sono assolutamente soddisfatto del rifinanziamento, che consentirà il miglioramento sismico per gli alloggi dichiarati inagibili, prosegue Salini. Ma è importante non effettuare comunicazioni spot, soprattutto quando le tematiche sono così delicate e riguardano persone che vivono un profondo disagio da tre anni“.