ALBA ADRIATICA – “Se ti ricatta … non è amore. Se minaccia te o i tuoi figli … non è amore. Se ti isola, umilia, offende …non è amore. Se ti perseguita con mail e sms ossessivi ….non è amore. Se ti prende con violenza quando non vuoi … non è amore. Se ti chiede “l’ultimo appuntamento” …non è amore”. Se ti uccide …non è amore”.
Con l’approssimarsi della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Questura sceglie di stare ancora una volta vicina alle donne e a chi è discriminato con il Camper e momenti d’incontro volti a rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di violenza di genere, offrendo il supporto di un’equipe di operatori specializzati: saranno presenti il Dirigente della Squadra Mobile, Dr.ssa Cicchetti e personale che opera nel delicato settore. Saranno presenti anche rappresentanti di Associazioni varie che operano sul territorio della provincia di Teramo e dell’Assessorato Comunale impegnati nel delicato settore.
Il progetto CAMPER contro la violenza di genere da luglio del 2016 ha consentito di contattare oltre 20.000 persone nelle varie località italiane, in maggioranza donne, diffondendo informazioni sugli strumenti di tutela e di intervenire su situazioni di violenza e stalking che diversamente sarebbero potute rimanere ingabbiate nel dolore domestico.
Non si ferma l’impegno della prevenzione anche da parte della Questura: non solo perché il numero assoluto delle vittime continua ad essere inaccettabile, ma perché l’esperienza di Polizia e delle associazioni da tanti anni impegnate su questi temi attesta l’esistenza di un “sommerso” che troppo spesso non si traduce in denuncia.
Come ormai tristemente noto, ogni tre giorni e mezzo avviene in media l’omicidio di una donna in ambito familiare o comunque affettivo, mentre ogni giorno, sempre ai danni di donne, si registrano atti persecutori, maltrattamenti, episodi di percosse e di violenze sessuali.
Per quanto concerne la Provincia di Teramo nell’anno 2018 sono state 12 le istanze di ammonimento in relazione alle quali le vittime di atti persecutori erano donne. Solo in ordine ad una di esse è stato emesso l’ammonimento del Questore.
Circa i reati con vittime femminili riscontrati dalle Forze di Polizia in provincia di Teramo nell’anno 2016, in un ampio spettro di situazioni che ne hanno dato origine, sono stati 15 i casi di percosse, 123 di minacce, 5 maltrattamenti in famiglia, 10 violenze sessuali, 84 lesioni dolose e 18 uomini denunciati per atti persecutori. A tale riguardo si deve comunque precisare che la vittima in alcuni casi è contemporaneamente interessata da più reati di quelli appena elencati.
Una battaglia importante è quella che si gioca sul campo della prevenzione: da qui nasce l’impegno della Polizia di Stato nel contribuire attraverso l’informazione al superamento di una mentalità di sopraffazione, e fare da “sentinella” per intercettare prima possibile comportamenti violenti e intimidatori.
Il 22 novembre in Piazza del Popolo ad Alba Adriatica sarà un’ulteriore occasione di vicinanza alle donne che così, senza doversi recare in uffici di Polizia, potranno chiedere chiarimenti, segnalare problematiche ed abusi nella massima riservatezza ed avere consigli per evitare di gestire “da sole” un problema così grande e con effetti purtroppo in alcuni casi ancora drammatici.
L’invito della Questura è pertanto alla visita ed al contatto con gli Operatori sul posto dalle 09.30 alle 13.00. Già alcuni Istituti Scolastici hanno dato adesione per la sensibilizzazione degli studenti.