(Ultimo aggiornamento: giovedì 22 novembre 2018)
TERAMO – Nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada, istituita con Legge 29 dicembre 2017, n. 227, nella mattinata del 20 novembre 2018, nell’Auditorium dell’Istituto di Istruzione Superiore “Alessandrini – Marino” di Teramo, si è tenuto un incontro con gli studenti delle classi del triennio dell’Istituto Tecnico, al quale hanno preso parte i rappresentanti del Comune Capoluogo e della Provincia.
L’evento, nato da una collaborazione tra la Prefettura e l’Ufficio Scolastico provinciale, rappresentato dalla prof.ssa Maria De Dominicis, è stato aperto dal Prefetto di Teramo Graziella Patrizi che, nel rivolgere un saluto agli studenti, ha richiamato la loro attenzione sulle gravi conseguenze e limitazioni che possono derivare dal mancato rispetto delle regole del Codice della Strada e, più in generale, da condotte di guida non sempre consapevoli e responsabili, da stili di vita non corretti, caratterizzati dall’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti.
Inoltre, Patrizi ha ricordato come i dati relativi a morti e feriti in incidenti stradali registrano un aumento e sono ben lontani da quel dimezzamento entro il 2020, che la Ue si era prefissata 10 anni fa. Occorre quindi moltiplicare ulteriormente gli sforzi nell’intento di sensibilizzare i cittadini sul tema dei rischi derivanti da un non corretto stile di guida, coinvolgendo in particolare le giovani generazioni che spesso sono più esposte alle condotte a rischio.
Le notizie di cronaca e i dati forniti dall’Osservatorio provinciale sull’incidentalità stradale confermano che anche nella provincia di Teramo la situazione è preoccupante, soprattutto per quanto concerne gli incidenti con feriti. Il motivo di questa recrudescenza dipende dal fatto che alle cause tradizionali rappresentate dall’eccesso di velocità, dalla mancata precedenza, dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, si è aggiunto in misura sempre maggiore l’uso degli smartphone durante la guida. Dal momento che l’uso smodato degli apparecchi telefonici cellulari prende ormai avvio in età scolare, diviene fondamentale intervenire presso le scuole per informare gli studenti su tutti i rischi che questa nuova forma di dipendenza comporta.
Il Prefetto ha inoltre ringraziato i rappresentanti della Polizia Stradale, dei Vigili del Fuoco e del “118” che hanno portato le loro esperienze, auspicando che altri momenti di incontro potranno essere ulteriormente organizzati con le testimonianze di altri soggetti e organismi che a vario titolo operano in questo settore.
I ragazzi hanno ascoltato con grande interesse le testimonianze dei relatori che, nella loro veste di componenti delle squadre di emergenza, intervengono nei momenti immediatamente successivi agli incidenti stradali.
L’intervento di Patrizi è stato seguito da quello del Comandante della sezione della Polizia Stradale di Teramo, Pietro Primi e da quello dell’Ispettore Superiore S.U.P.S. Remo Cimini, che si avvalso anche del supporto di alcuni video e cortometraggi che hanno coinvolto profondamente l’uditorio, rappresentate da numerose classi del triennio dell’I.T.T. “Alessandrini” e dell’IPSIA “Marino” accompagnate dai loro docenti. A seguire vi è stato l’intervento dell’Assessore al Dialogo con la Comunità del Comune di Teramo, Sara Falini e poi quello del Consigliere Provinciale Severino Serrani. Successivamente il dott. Silvio Santicchia, Dirigente Medico del servizio 118 e la dott.ssa Daniela Bruni, coordinatore infermieristico del servizio 118 di Teramo, hanno illustrato le modalità operative del 118 nel territorio e l’importanza della collaborazione con le associazioni di volontariato al fine di rendere sempre veloce e capillare il servizio di primo soccorso sulle strade. Infine l’intensa mattinata si è conclusa con l’intervento del dott. Maurizio Di Stefano, funzionario dei Vigili del Fuoco di Teramo.
Per l’I.I.S “Alessandrini – Marino” erano presenti il Collaboratore Vicario del Dirigente Scolastico, prof. Roberto Arduini ed il secondo collaboratore prof. Candeloro Di Biagio.