TERAMO – A Milano, lo scorso 19 novembre 2018 sono stati presentati 161 progetti (+10% rispetto allo scorso anno), di cui 103 ammessi. Questi i numeri della quinta edizione del “Bando CONAI per la prevenzione – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”. Il Bando è stato promosso da CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, e ha premiato le soluzioni di packaging più innovative e ecosostenibili immesse sul mercato nel biennio 2016-2017.
Tra le aziende premiate spicca la teramanissima Pir.Sa.Fa. Srl, società che dal 1958 produce e commercializza accessori per camiceria, abbigliamento e pelletteria, e si occupa anche dello stampaggio, della lavorazione e della tranciatura di materie plastiche e pvcormai da tre generazioni, con una grande attenzione per l’ambiente.
Si è per questo aggiudicata, per tre anni consecutivi, la menzione al concorso del CONAI dedicato al ridotto impatto ambientale della produzione.
I 103 casi di innovazione dell’imballaggio hanno conseguito una effettiva riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi quantificabile nel contenimento del 25% delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, nella diminuzione dei consumi di energia del 23%, e nel risparmio di acqua del 26%.
Rappresentate tutte le filiere dei sei materiali di imballaggio – acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro, e numerosi i settori merceologici coinvolti, che spaziano dalla produzione di packaging ad uso alimentare (48%) ai prodotti per la cura della persona (8%) e la detergenza (7%), fino a imballaggi ad uso industriale.
Il Bando era aperto a tutte le aziende consorziate che hanno rivisto il proprio packaging in ottica di innovazione e sostenibilità ambientale, agendo su almeno una delle seguenti leve: riutilizzo, risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materie provenienti da riciclo, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi.
I casi ammessi rappresentano la concreta attuazione di 212 diverse azioni di prevenzione: la più frequente è il risparmio di materia prima (43% dei casi), seguita a distanza dall’ottimizzazione della logistica (18%).