TERAMO – Scrive Ariberto Grifoni: “Ho avuto modo fin da studente di soffermarmi su riscritture in grande stile della storia o contraffazioni di documenti ufficiali o rimozioni di figure dalle foto: quello che il Kgb stalinista otteneva malamente con l’aerografo, oggi è meglio prodotto dal fotoritocco.
C’è chi è parso ispirato da questi precedenti e deve aver optato per la decapitazione tout court, senza però poter eliminare del tutto le tracce del Partito Radicale, sopravvissute in un fotogramma del servizio sulla festa della matricola dell’ateneo teramano, che ha acquistato significato sin dal titolo: Donna, Vita, Libertà.
Il sostegno alla lotta dura di un popolo coraggioso, trova espressione anche con manifestazioni come quella di ieri all’università che si susseguono da un mese dovunque nel mondo.
La prossima si terrà sabato, dopodomani davanti all’ambasciata del sanguinario stato islamico, è organizzata per la quarta volta dall’indomito Partito Radicale“.