TERAMO – L’Istituto Dante Alighieri ed il Consiglio Regionale a l’Aquila, il G. Vico e la Prefettura di Chieti, Il Comune di Teramo e l’Associazione Omertà di Teramo, il Peano Rosa di Nereto, il Comprensivo di Corropoli, il Moretti di Roseto, il Giovanni XXIII di Pineto, il Comprensivo Montorio/Castelli, il Comune di Montesilvano, il Comprensivo 1, il Pe 4 , il De Cecco di Pescara. Migliaia di studenti incontrano anche quest’anno i testimoni dell’Italia migliore, persone che divisero il cammino con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e persone che sono le gambe su cui camminano le loro idee. Tanti giovani e i cittadini che si soffermano, riflettono, lasciano una preghiera davanti al monumento “Omaggio a Falcone e Borsellino“ che sarà fino al prossimo 24 ottobre nella Villa comunale di Teramo, per poi spostarsi presso la Questura di Pescara, quindi alla De Cecco di Pescara, poi nuovamente a Teramo e a Villa Vomano, poi a Montesilvano e a Roma. Mancano ancora 7 giorni e all’appuntamento con la cerimonia di Premiazione, alla presenza del Capo della Polizia nel Teatro Massimo di Pescara, non ancora sono stati resi noti alcuni nominativi di grande personalità, ma già di può parlare di edizione-record per il Premio “Paolo Borsellino” organizzato dalla associazione “Falcone e Borsellino”. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, amici nella vita, accomunati dallo stesso tragico destino, sono stati i magistrati che hanno portato avanti con coraggio, fermezza e determinazione la difficile lotta contro la mafia, utilizzando le leggi dello Stato. Sacrificarono la loro vita per il bene comune e ci hanno fatto capire che la legalità deve trionfare sempre, su ogni altra cosa. Ce lo hanno ricordato, nella due giorni tutta teramana, sia il generale Angiolo Pellegri (braccio destro di Falcone), sia il magistrato Luciano Costantini (sostituto Procuratore con Borsellino). i due eroi erano pienamente consapevoli dei rischi legati al loro lavoro di magistrati ed avevano accettato di vivere una vita “blindata”, sapendo che qualcosa stava cambiando. Falcone, pronunciando la famosa frase scelta come tema delle attività 2019 della Associazione Falcone e Borsellino, “…gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini”, era fermamente convinto che, qualora fosse stato ucciso, altri avrebbero continuato la sua opera e anche per questo continuò a lottare contro la mafia, perché fosse debellata. In questo Premio, dedicato alla memoria dei due giudici, siamo sempre più consapevoli del fatto che “le loro idee” devono continuare a camminare sulle gambe di tutti i cittadini onesti, che non si rassegnano.