L’AQUILA – “Il riconoscimento della figura del Caregiver familiare a livello nazionale è un tema di prioritaria importanza. È per questo che ho depositato, presso il Consiglio regionale dell’Abruzzo, un progetto di legge di iniziativa regionale alle Camere per il sostegno economico e previdenziale del lavoro di cura svolto dai tanti italiani e abruzzesi che dedicano ogni ora del giorno e della notte all’assistenza di una persona cara. Lo ritengo un testo di buon senso e che presto sarà presentato in ogni dettaglio in una conferenza stampa”.
Lo afferma il consigliere regionale indipendente Sara Marcozzi, che questa mattina ha preso parte a un webinar sul tema, organizzato da Federcasalinghe: “L’iniziativa partita dal Consiglio regionale della Campania e dalla collega Valeria Ciarambino– spiega –, si innesta nel solco di una tematica di importanza straordinaria per il territorio e per tutto il sistema sanitario nazionale e regionale. Il testo è stato già depositato, oltre che in Abruzzo e in Campania, anche in Lombardia e Sicilia e rappresenta il percorso propedeutico per arrivare a una legge che metta ordine su tutto il tema e che arrivi in Parlamento su impulso diretto dei territori”.
“In un quadro legislativo frammentato e ancora privo di inquadramento nazionale chiaro, è quantomai urgente tutelare una figura il cui lavoro di cura produce un notevole risparmio di risorse pubbliche, riducendo le ospedalizzazioni e le cure aggiuntive, pur essendo esposto a condizioni di sofferenza e disagio. Ci sono studi che dimostrano come, a seguito delle conseguenze nel curare familiari con gravi disabilità, l’aspettativa di vita dei Caregiver si riduce di anni. A questo si sommano altri articoli più recenti che parlano apertamente del burnout del Caregiver per definire un insieme di condizioni che creano disagio e sofferenza”.
“A oggi dalle agevolazioni previste a favore di Caregiver familiari, sono escluse proprio le persone che dedicano a tempo pieno la propria attività all’assistenza familiare delle persone con disabilità: le casalinghe e i casalinghi. Su questo bisogna intervenire”.
“Parliamo di una problematica che supera qualsiasi divisione partitica e su cui sia la Regione Abruzzo che il Ministro Locatelli hanno mostrato una grande apertura di credito. Ciò deve spingerci a insistere su questa strada, cercando una soluzione percorribile a livello nazionale. E mi auguro che questo testo sia utile alla causa”, conclude Marcozzi.