BRUXELLES – “È urgente che a livello europeo l’assistenza medica sia garantita a tutti, anche in territori interni e rurali, i cui cittadini non possono essere considerati di serie B. Per questo, insieme ai miei colleghi del gruppo Identità e Democrazia, ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea, affinché attraverso un dialogo con gli Stati membri si garantisca un maggiore accesso alla formazione medica e una copertura anche per i territori più disagiati.” Così in una nota Elisabetta De Blasis, Europarlamentare della Lega prima firmataria dell’interrogazione scritta alla Commissione Europea condivisa dagli Europarlamentari leghisti Rosanna Conte, Matteo Gazzini, Paola Ghidoni, Valentino Grant, Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri, Maria Veronica Rossi ed Elena Lizzi.
“Quanto accaduto con la pandemia da COVID-19 dimostra l’importanza di una rapida risposta sanitaria attraverso un sistema al passo con i tempi. Nonostante l’esperienza acquisita negli ultimi tre anni, alcuni studi a livello europeo mettono in evidenza che il recente aumento complessivo del numero dei medici non è sufficiente a coprire l’incremento della domanda di assistenza sanitaria causata dall’invecchiamento della popolazione. Tale carenza di personale è ormai endemica in tutto il continente e sta provocando un vero e proprio “deserto medico” in alcune zone.” sostiene l’On. De Blasis. “È importante dunque tutelare la salute della popolazione attraverso una ristrutturazione della politica del numero chiuso nelle università e mediante un dialogo costante tra i diversi livelli decisionali, incluso quello europeo, in modo che non si verifichino carenze di medici nei territori più marginali.” conclude la deputata.