SILVI – In considerazione dei notevoli disagi che si registrano in termini di viabilità urbana e a seguito delle perplessità politiche e delle osservazioni tecniche che, come Partito Democratico, abbiamo già sollevato in molteplici occasioni e sedi non solo in merito al progetto di pista ciclabile e alla conseguente riduzione dei parcheggi sul lungomare, ma anche in merito al modello di accesso al centro storico di Silvi Paese, torniamo a rilanciare alcune proposte progettuali che da mesi abbiamo già inoltrato all’amministrazione comunale e che, a nostro avviso, sarebbero utili quantomeno a mitigare quei disagi che i flussi turistici in entrata tendono ad amplificare. In particolare, facendo riferimento alla relazione tecnica allegata al Piano Generale del Traffico Urbano del 2003, come Partito Democratico chiediamo che vengano poste in essere tutte quelle azioni politiche e amministrative atte a realizzare quanto segue:
1) Allontanamento dalla fascia mare centrale di una quota di sosta lunga e costituzione di una piccola riserva di sosta rivolta ai soli residenti;
2) Realizzazione di un numero adeguato di punti di carico e scarico merci;
3) Razionalizzazione dell’accesso al lungomare attraverso interventi di regimazione della circolazione e mediante la realizzazione di parcheggi scambiatori posti ai capi Sud e Nord della città;
4) Potenziamento del trasporto pubblico locale di linea mediante l’implementazione di un servizio di carpooling–navetta, articolato sui due capisaldi dei parcheggi scambiatori di cui sopra e da erogare attraverso l’impiego di mezzi elettrici a basso impatto ambientale.
In particolare, così come previsto dalla stessa relazione tecnica allegata al PGTU, l’itinerario previsto per il trasporto pubblico locale di linea andrebbe a coprire una distanza di 9 km complessivi e cadenzati in 18 fermate (ovvero 4,5 km e 9 fermate per direzione di marcia). Inoltre, per quanto riguarda la flotta mezzi necessaria a garantire un servizio pubblico rispondente ai principi di efficienza, efficacia ed economicità, questa deve essere composta da 5 bus elettrici di 7 metri, in modo tale da garantire una frequenza di 10 minuti in orario di punta, per una portata d’utenza pari a 170 passeggeri per ora, così come stimato dai tecnici relatori del piano. Infine, per quanto concerne l’analisi costi-benefici relativa all’implementazione del servizio proposto, questa prevede un saldo annuo positivo di circa €250.000 per le casse dell’ente, a dimostrazione che la sostenibilità ambientale la si può perseguire anche mediante la strutturazione di modelli virtuosi di sviluppo urbano, perfettamente sostenibili anche sul fronte finanziario.
Per quanto concerne, invece, il centro storico, possiamo dire che a Silvi Paese il principale problema da risolvere è legato alla difficoltosa accessibilità turistica.
Infatti, l’attuale modello di accesso al centro storico prevede la salita dalla cosiddetta “553 bis” o, provenendo dalla direzione di Pescara, dalla S.S. 553, per poi risalire per Via Santa Lucia, attraversare in curva sul lato della piazza Largo della Porta e quindi immettersi in Via San Rocco. Di conseguenza, il parcheggio delle vetture di residenti e turisti avviene lungo questo stesso percorso: circa 800 metri di una strada regolata a senso unico, di larghezza variabile tra i 7 e gli 8,5 metri, dove la sosta di fatto occupa entrambi i lati con disposizione in linea, per un’offerta complessiva stimabile in circa 250 posti auto. Capiamo bene che questa disposizione comporta gravi problemi di congestione, inquinamento acustico e atmosferico che impattano sugli abitanti, oltre che potenziali situazioni di pericolo per i pedoni. Tali disagi si sommano a un’offerta di parcheggio decisamente sottodimensionata rispetto alla domanda e finiscono per determinare un oggettivo scadimento dell’immagine di Silvi Paese e della sua attrattività turistica.
Per risolvere tale situazione, come Partito Democratico pensiamo si debba modificare il modello di accesso turistico, tenendo il traffico di movimento e la sosta fuori dalle zone sensibili e più pregiate in termini di qualità ambientale e offerta commerciale e ricettiva. Per fare ciò è necessario aumentare la dotazione di posti auto e potenziare le connessioni pedonali con il centro storico.
In questa prospettiva, sempre la relazione tecnica allegata al PGTU individua due aree da destinare a parcheggio nella fascia compresa tra la “553 bis” e la pendice meridionale del poggio di Silvi Paese.
Queste aree sono accessibili direttamente dalla “553 bis” e si pongono in un caso a ridosso del lato a valle di Via Santa Lucia e dall’altro caso a ridosso della balconata pedonale che circonda il poggio del centro storico. Nel complesso le due aree offrono una potenzialità di sosta stimabile in circa 330 posti auto e quindi sufficiente a soddisfare la domanda dei turisti e a limitare la sosta lungo le vie Santa Lucia e San Rocco ai soli residenti.
In particolare, la seconda area a cui facciamo riferimento corrisponde all’attuale campo sportivo, che attualmente versa in un cattivo stato di manutenzione. Essa si presenta dunque come area prioritaria per l’implementazione delle soluzioni progettuali del PGTU, anche in virtù della sua favorevole posizione per realizzare altresì una connessione pedonale con la balconata panoramica, magari attraverso un percorso a scalette che può essere anche meccanizzato (si prenda come modello di riferimento il sistema di collegamento tra l’area parcheggio e il centro storico di Assisi) e congiungersi alla balconata nel punto di sbarco sulla piazza Largo della Porta.