Più critico più esisto. Manuale della cattiva opposizione.
ALBA ADRIATICA – Al giro di boa del primo anno del nuovo mandato di governo, il Gruppo UniAmoAlba, in linea con lo spirito di concretezza che lo ha sempre contraddistinto, ha già messo a segno innumerevoli iniziative amministrative.
Così, vista la difficoltà di criticarne l’inoperosità, anche se a volte si tenta persino di imbastire un tentativo in tal senso, al Gruppo di opposizione non rimane altro che criticarne le scelte.
Fin qui non ci sarebbe nulla di strano. In fondo, la funzione critica rientra proprio nelle prerogative specifiche di chi, essendo minoranza, punta ad erodere il consenso della maggioranza e proporsi come alternativa. Resta inteso, però, che per ambire a diventare una proposta di governo affidabile, oltre alla competenza rispetto alla quale evitiamo di esprimerci, ci sarebbe bisogno di un certo livello consapevolezza, di un’adeguata visione d’insieme e di un alto senso di responsabilità politica ed istituzionale. Cose che rimangono decisamente più difficili al Gruppo SiAmo Alba che appare sempre più il paradigma di un’opposizione oltranzista, pronta a criticare qualsiasi cosa gli passi sotto tiro, mossa dalla logica del “tanto peggio, tanto meglio” a danno dell’Amministrazione e della Città di Alba Adriatica.
Gli obiettivi sembrano essere sostanzialmente due. Da un lato, quello di rallentare la velocità di crociera della maggioranza per ostacolarne i risultati e, dall’altro, quello di osteggiarne aspramente ogni singola azione al fine di screditarne il valore. Nel fare questo, inevitabilmente, la credibilità del gruppo di minoranza, a differenza di quanto possano pensare, sta perdendo progressivamente quota ed il cammino volto al miglioramento delle condizioni di benessere della nostra Città rischia di subire dei rallentamenti non auspicabili per via dei freni che quotidianamente si prova ad innestare nei confronti delle misure governative. È chiaro a tutti, infatti, che siamo di fronte ad una critica “a priori”, portata avanti con estremismo nel quadro di un fasullo “interesse di stato” che in realtà nulla di veramente costruttivo aggiunge alla qualità del dibattito pubblico.
Si dissente su tutto. Si alzano barricate rispetto alla realizzazione del nuovo Lungomare fino al tentativo di bloccarne i lavori a suon di raccolte firme, sit-in di protesta ed esposti in Procura.
Ci si indigna rispetto all’incremento dei parcheggi blu, tema su cui il capogruppo di minoranza Massimo Marconi, fin quando era in servizio effettivo presso il Comando di Polizia Locale, aveva un’idea ben nota ed assolutamente diversa rispetto a quella sponsorizzata attualmente. Chissà, tra l’altro, se i suoi collaboratori e sostenitori ne sono a conoscenza e se egli stesso è a conoscenza che membri del suo gruppo, ascoltati “a microfoni spenti” si sono espressi favorevolmente rispetto alla scelta attuata dell’amministrazione.
Ed ancora, si tenta di trasformare la selezione per la nomina del Vicecomandante della Polizia Locale in un caso di natura giudiziaria per chiederne l’annullamento tra il chiaroscuro di una normativa in evoluzione e la maliziosa interpretazione delle disposizioni contenute nel bando.
Inoltre, giocando all’allegro sindacalista, Massimo Marconi si erge a paladino delle ambizioni di carriera degli agenti in servizio presso il Corpo di Polizia Locale allo scopo di sferrare un attacco frontale al Comando di cui fa ancora parte e all’Amministrazione. Tutto è funzionale alla sua personale campagna politica e ad agitare gli animi del personale interno contrapponendo le aspettative di qualcuno alle scelte della maggioranza.
Andando avanti, si contesta la scelta di procedere ad una convenzione con il Comune di Martinsicuro per l’assunzione a tempo determinato del Comandante Massimiliano Zippi in sostituzione temporanea della Comandante Daniela D’Ambrosio, costretta ad un breve periodo di aspettativa, nel quadro di una ripartizione oraria possibile sia per lui che per l’Ente. Incarico adeguatamente supportato dall’alta professionalità del nuovo Ufficiale già in servizio e dalle riconosciute competenze professionali dei profili appartenenti al Comando.
E poi, si enfatizza negativamente, spacciandola con furbizia per misura emergenziale, l’ordinaria procedura di reclutamento di agenti a tempo determinato mediante l’utilizzo di graduatorie esterne che invece risulta, ad oggi, la prassi maggiormente usata dalla stragrande maggioranza dei Comuni italiani in linea con le indicazioni volte al rispetto del principio di economicità.
Si racconta, strumentalmente, che la cessione della nostra graduatoria di Polizia Locale ad un altro Comune, la cui validità era in scadenza ad aprile 2024, rappresenti un atto inspiegabile da parte dell’Amministrazione mentre si sa benissimo, e Massimo Marconi è sicuramente tra i primi ad essere stato informato di questo visti rapporti personali e professionali con l’Agente interessato, che la scelta è stata attuata con spirito di responsabilità, umanità e buon senso al fine di consentire ad un “padre di famiglia” di poter sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato con un’altra municipalità prima che la stessa graduatoria non fosse più utile a tal fine, nel rispetto della nostra programmazione opportunamente comunicata anche alle organizzazioni sindacali.
Si insinuano dubbi sull’esistenza di un’adeguata pianificazione assunzionale mentre la stessa non solo viene portata avanti da anni con puntualità ed aggiornata progressivamente in base alle esigenze dell’Ente ma si rivolge a tutti i settori, non solo a quello della Polizia Locale come vorrebbe Massimo Marconi, nel rispetto delle regole di finanza pubblica e degli equilibri di bilancio.
Ed ancora, si contestano le opere pubbliche avviate, l’efficacia delle misure in ambito sociale, la qualità del calendario degli eventi turistici, il quadro delle misure in ambito commerciale, la sostenibilità di quelle in materia ambientale, la bontà delle politiche di sicurezza, la capacità del bilancio, la segnaletica orizzontale e verticale e, se solo esistesse la possibilità, anche quella obliqua pur di accendere le luci della ribalta.
Tutto è utile a fare notizia. Tutto è conveniente al fine di animare il dissenso. Tutto è strategicamente funzionale ad affermare un’esistenza altrimenti difficilmente rilevabile con buona pace della responsabilità politica e della correttezza istituzionale ed amministrativa.
Al gruppo di minoranza ed al suo Capogruppo Massimo Marconi ci sentiamo di rivolgere l’invito ad esercitare una forma di opposizione più selettiva, diligente, consapevole ed onesta nel pieno rispetto dei ruoli specifici di ciascuno e dell’unico obiettivo comune che deve rimanere sempre e solo il supremo interesse della Città di Alba Adriatica.
Gruppo UniAmo Alba