TERAMO – 997 voti di lista e una percentuale del 3,45%. E’ il risultato della Lega alle amministrative teramane; è un flop che ha attirato anche le critiche del candidato sindaco Carlo Antonetti.

Questa mattina, in conferenza stampa, l’analisi del voto del segretario regionale del Carroccio, il Sottosegretario Luigi D’Eramo e dei dirigenti del partito, che hanno duramente attaccato Antonetti, definendolo un “parvenu” della politica, con un programma stile “Cettolalunque”. “Se invece di parlare di problemi della vita reale parliamo del timballo e delle virtù abbiamo un problema”. “Quel che ci vogliono togliere anche il timballo sembrava una scena del film di Cettolaqualunque”. Alcuni passaggi dell’intervento in conferenza.

Diversi, secondo D’Eramo, i motivi della sconfitta elettorale a Teramo: la costruzione di un centrodestra anomalo, con la partecipazione di Azione e la scelta di un candidato sbagliato e senza un programma elettorale valido, anzi era debole, quindi non credibile. “Mai mi era capitato di ricevere critiche su critiche sulla scelta del candidato e nonostante tutto siamo stati leali ed abbiamo lavorato per farlo votare”.

“Il fallimento Teramo – prosegue D’Eramo – è dovuto ad una politica suicidaria, quella di correre con un candidato di Azione. Non dovrà ripetersi l’anno prossimo in Regione”. Altri duri attacchi ad Antonetti, in risposta alla sua conferenza stampa, nella quale l’ex candidato sindaco aveva rimarcato di non volere la Lega come interlocutore: “Affermazioni gravissime ma va detto che noi non riconosciamo ad Antonetti la leadership dell’opposizione”.

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