ROMA – Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna sono le regioni più vicine a diventare zona bianca, vale a dire che hanno un’incidenza sotto la soglia di 50 casi positivi per 100.000 abitanti, condizione nella quale, se confermata per tre settimane consecutive, cadono le misure restrittive. E’ quanto emerge dall’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). L’incidenza in Molise è tale che la regione potrebbe passare per prima nella zona bianca, perchè fra tre giorni si completano le tre settimane previste, ma la decisione potrebbe quindi arrivare venerdì 28 maggio ed essere operativa il primo giugno. Lo stesso vale per Friuli Venezia Giulia e Sardegna. A seguire potrebbe essere la volta di Abruzzo, Liguria e Veneto, che la scorsa settimana avevano un’incidenza di poche unità inferiore alla soglia e potrebbero diventare bianche il 7 giugno. A seguire Umbria (60), provincia autonoma di Trento (65), Lombardia (70), Lazio (75), Emilia-Romagna (80), Sicilia, Piemonte, Calabria e Marche (tutte con 85). “Se queste regioni saranno in grado di mantenere o migliorare il trend delle ultime settimane – afferma Sebastiani – potranno lasciare la zona gialla sempre il 7 giugno oppure il 14 giugno“. Dovrà attendere il 14 giugno anche la Puglia, dove l’incidenza è di 90 casi su 100.000 abitanti, con Toscana (95), Campania (125) e Valle d’Aosta (130), che potrebbero diventare zona bianca solo fra il 14 e il 21 giugno. Indietro anche la provincia autonoma di Bolzano, dove la curva epidemica è piatta e non tende a piegarsi, e infine la Basilicata, che rischia di attendere fino al 21, se non al 28 giugno – ANSA –