Il Gssi ha partecipato al bando Prin 2017 e nove progetti sui 17 presentati sono risultati vincitori, superando la dura selezione nazionale: riceveranno un finanziamento che porterà al Gssi oltre un milione di euro. “È un risultato che ci inorgoglisce, non solo per la altissima percentuale di successo ma anche per la giovane età dei nostri ricercatori” osserva Eugenio Coccia, rettore del Gssi e coordinatore di un Prin sulla nuova generazione di antenne gravitazionali, il grande interferometro sotterraneo chiamato Einstein Telescope.
Oltre al rettore Coccia, coordineranno i progetti nazionali anche Fernando Ferroni, presidente dell’Infn e professore del Gssi, con una ricerca sulla natura dei neutrini che verrà svolta ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso nell’ambito del progetto
Cupid e Nicola Gugliemi, ordinario di Matematica che lavorerà,sui sistemi dinamici che non verificano le classiche ipotesi di
regolarità, con applicazioni molteplici, per esempio nei sistemidi regolazione dei geni.
Grande successo dell’informatica, premiata con ben treprogetti finanziati, tra cui quello di Catia Trubiani, cherientra nella Young Line, la linea giovani, alla quale accedonoi programmi in cui tutti i coordinatori delle unità hanno menodi 40 anni. La ricercatrice, insieme a colleghi dell’Imt diLucca, delle Università di Trieste e di Camerino, si occuperà diCyber-Physical Systems (Cps), così importanti, ad esempio, perregolare le interazioni dei veicoli in sistemi di parcheggio/traffico oppure impianti diriscaldamento/illuminazione tramite reti di sensori. Il loro lavoro mirerà a sviluppare un sistema per specificare i
requisiti spazio-temporali di Cps e applicheranno le loro tecniche a casi di studio reali, come ad esempio robot ed
edifici intelligenti.
Luca Aceto, dentro il progetto It Matters, insieme ad altri cinque gruppi punterà allo sviluppo e alla sperimentazione di
una nuova metodologia per la specifica, l’implementazione e la validazione di sistemi “intelligenti” affidabili, ovvero sistemi
che prendono decisioni dipendenti dal contesto in modo autonomo.
Interessantissimo anche Algadimar, la proposta in cui è coinvolto il ricercatore Gianlorenzo D’Angelo, incentrata sullo
sviluppo di nuovi metodi e strumenti in aree di ricerca che sono critiche per la comprensione di mercati digitali: teoria
algoritmica dei giochi, Machine Learning, analisi algoritmicadei dati, e ottimizzazione.
Inoltre, tre giovani e brillanti fisiche hanno vinto con trediversi progetti. Marica Branchesi si occuperà per il Gssi, in
un programma coordinato dall’Inaf, di kilonovae – esplosioni di due oggetti celesti superdensi come le stelle di neutroni e i
buchi neri – e di Multimessenger Astronomy, ovveroquell’astronomia di frontiera di cui la ricercatrice Gssi e
associata Infn, è pioniera e che mette insieme il “suono” delle onde gravitazionali e la luce osservata dai telescopi.
Elisabetta Baracchini studierà la minimizzazione e caratterizzazione del fondo di radioattività in futuri esperimenti. Il suo obiettivo è lo sviluppo di un rivelatore di particelle innovativo da installare ai Laboratori del Gran Sasso dell’Infn. Giulia Pagliaroli, sempre ricercatrice Gssi e associata Infn, farà ricerca sui neutrini di origine astrofisica con un approccio di tipo Multimessenger, ovvero sfruttando l’emissione combinata di neutrini, onde gravitazionali e luce da sorgenti catastrofiche come supernovae e blazar. (ANSA).