Peter Lerner, Inglese giornalista e insegnante di boxe da sempre appassionato camminatore e ora marciatore “solidale”, è stato inserito nell’Albo degli “Ambasciatori del Parco nel Mondo”.

Da anni Peter pratica trekking proprio nell’Italia centrale: dove ormai conosce i molteplici itinerari ma anche gli scorci più suggestivi del grande patrimonio naturale e culturale che caratterizza questi territori e i suoi i preziosi borghi incastonati tra boschi e montagne

Quando nel 2016 i luoghi, a lui tanto cari, vengono stravolti dal violento sisma che ha portato la distruzione dei centri di Arquata e Pescara del Tronto, Accumoli, Amatrice, Castelluccio, Cascia ecc. oltre a tanti paesini molto più piccoli, Peter prova un grande dolore che lo spinge a mettere in campo un’iniziativa solidale per “sdebitarsi di una piccolissima parte delle emozioni che questi paesaggi gli hanno regalato nel corso degli anni”.

Nasce così WALK WITH PETER un progetto che ha l’obiettivo di raccogliere i fondi in favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 2016, per documentare la distruzione delle aree devastate dal sisma.

Con il motto “non abbandoniamo le comunità terremotate” nasce la prima marcia “filantropica” di Peter che parte il 21 ottobre 2017 da Ostia – Tirreno, e arriva a S. Benedetto – Adriatico, il 9 novembre 2017 percorrendo circa 20 km al giorno per un totale di 400 km.

Un anno dopo Peter decide di ripartire per dare quelle risposte a chi come lui non dimentica e non “molla” ma soprattutto a chi vuole ricominciare da una fattiva rinascita.

Peter ascolta le persone che incontra lungo il suo cammino e grazie alle sue interviste entra nel cuore di questi territori contribuendo per la sua parte a tramandare questo immenso patrimonio che rischia di scomparire come i luoghi in rovina che lo hanno ospitato nei secoli. Il suo prezioso contributo, lontano da qualsivoglia intento pubblicitario e auto-promozionale, è inarrestabile.

Dice di lui il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Tommaso Navarra:

“Il riconoscimento va ad un giovane giornalista che con passione sincera è stato vicino ed ha attraversato, anche fisicamente, il nostro splendido territorio in un momento difficile per la nostra comunità identitaria. I reportage sapientemente curati per l’occasione rappresentano una testimonianza di altissimo valore per le aree interne soprattutto in quanto proveniente da chi, venendo da lontano ne ha saputo cogliere l’intima essenza”.