TERAMO – “La pandemia, che avrebbe dovuto renderci tutti diversi, sta rivelando che ci guadagnano ‘i soliti noti mentre il mondo della scuola non attrae benefici’ e invece l’elemento fondamentale dovrebbe essere proprio quello di investire nel sistema pubblico di istruzione perché attraverso una scuola pubblica di qualità si possono affrontare anche le sfide del domani”. Così il Segretario della Flc CGIL Teramo, Sergio Sorella, questa mattina in conferenza stampa per una ‘panoramica’ del sistema scuola oggi in Italia e le iniziative con cui il sindacato intende andare avanti relativamente a istanze e vertenze. A cominciare dai risultati delle elezioni della RSU che hanno visto l’organizzazione di categoria diventare il primo sindacato nelle scuole con il 40% dei voti e 500 preferenze in più.
“E’ necessario reinvestire, però, nella scuola – ha precisato Sorella – che vive difficoltà rilevanti, soprattutto relativamente ai livelli di apprendimento che hanno pagato la pandemia, nonostante il personale scolastico abbia mostrato impegno e disponibilità nell’affrontare l’emergenza e le difficoltà conseguenti. Con tutto ciò il documento economico-finanziario del Governo preferisce investire negli armamenti e prevede una riduzione dei finanziamenti per la scuola di ben 7 miliardi e mezzo in meno nel prossimo triennio”.
Quanto alla drastica riduzione del numero di alunni nel prossimo anno scolastico, che nel teramano vedrà il taglio di ben 859 studenti in meno, il sindacato prosegue la sua azione per avere più tempo scuola e garantire l’offerta l’offerta formativa programmata, recupero di discipline professionali nella secondaria di secondo grado e “invece si continua con la politica che certifica il dato di fatto e non interviene per affrontare le criticità – prosegue il sindacato –. Quanto ai docenti, è previsto un lieve incremento di quelli di sostegno, mentre il personale andrebbe consolidato e adeguato in base al tempo scuola programmato”. Relativamente ai contratti Covid, dopo reiterate richieste del sindacato il Governo ha individuato risorse per la loro proroga fino al termine delle lezioni, in scadenza il 31 marzo prossimo. “Un provvedimento che riguarda 55.000 lavoratori, importante per continuare a rendere sicure e accoglienti le nostre scuole – precisa Sorella – che in provincia di Teramo coinvolge circa 600 tra docenti e ATA”.
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