TERAMO – La vicenda delle risorse pubbliche della Teramo Ambiente S.p.A. da noi sollevata nella giornata di ieri, trova riscontri anche nelle valutazioni esposte quasi contestualmente dall’emittente televisiva teramana Super J (nota a margine). ekuonews.it, in queste ore, sta interessando sul “caso” la politica cittadina e regionale, chiedendo valutazioni nel merito ad una decina di esponenti, non soltanto dell’opposizione. Ovviamente terremo informati i nostri lettori anche sui soggetti coinvolti, semmai qualcuno dicesse la propria o intendesse, legittimamente, non farlo.

(Editoriale Super J del 19-03-’25) – La gestione delle risorse pubbliche destinate alla comunicazione è un tema di fondamentale importanza, specialmente quando si tratta di fondi pubblici utilizzati per informare la collettività su questioni rilevanti per la comunità. Recentemente, è emersa una situazione che merita un’attenta riflessione: la Teramo Ambiente S.p.A. ha deciso di destinare ben 40.000 euro a due testate online, senza fornire una giustificazione chiara riguardo alla scelta, se non una motivazione poco convincente sul “non prorogare contratti in essere”.

La questione diventa ancora più delicata quando si considera che una televisione locale ha presentato una proposta ben strutturata, con un preventivo di circa 10.000 euro, che includeva contenuti audiovisivi e trasmissioni dedicate, ma è stata respinta con la motivazione che il costo fosse “troppo alto”, nonostante fosse la metà della somma assegnata a una sola delle testate online.

Inoltre, un’altra testata online ha proposto una cifra decisamente inferiore, circa 6.000 euro, ma anch’essa è stata esclusa. Queste scelte sollevano legittimi dubbi sulla trasparenza e sull’equità della gestione dei fondi pubblici. Se l’intento era favorire una comunicazione diversificata ed efficace, non sembra che la scelta abbia rispecchiato pienamente le esigenze della collettività, né abbia premiato la pluralità dell’informazione.

Infine, l’interrogativo più grande riguarda il criterio con cui sono state selezionate le due testate online, rispetto alle altre, soprattutto considerando che una di esse non ha nemmeno l’anzianità sufficiente, essendo nata solo due anni fa. Sono state scelte per la loro visibilità? Sono state selezionate dopo aver effettuato uno studio sulle visualizzazioni giornaliere, magari basato sui clic? Resta il fatto che, al di là di questi aspetti, la cifra assegnata per ogni testata risulta essere davvero elevata, senza precedenti, e desta non poche perplessità sul suo giustificato impiego.

I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono gestite le risorse che li riguardano. Le decisioni della Teramo Ambiente sembrano privilegiare una selezione ristretta di testate, senza fornire giustificazioni adeguate. In un contesto dove la comunicazione istituzionale è essenziale per la partecipazione democratica, è fondamentale che ogni scelta venga presa in modo trasparente e nell’interesse della comunità. La pubblica amministrazione ha il dovere di rispondere a questi interrogativi, affinché la fiducia dei cittadini non venga compromessa da scelte poco giustificabili e contraddittorie.