PINETO – Nel prossimo Consiglio Comunale, in programma oggi, il nostro gruppo consiliare Pineto Riparte porterà all’attenzione dell’aula una mozione ed una interrogazione fondamentali per la tutela del territorio e il benessere della comunità.

La mozione riguarda la partecipazione del Comune di Pineto al ricorso presentato dal Comune di Atri contro la costruzione di un coinceneritore sul suo territorio, al confine con il nostro Comune.
Riteniamo che tale impianto possa avere un impatto significativo sull’ambiente e sulla salute dei cittadini che abitano nelle vicinanze.
In particolare, trattandosi di un coinceneritore – ovvero un impianto che smaltisce i rifiuti prodotti dall’azienda stessa – emerge una criticità: risulta sovradimensionato rispetto agli scarti realmente prodotti e, per rimanere operativo, dovrebbe trattare anche rifiuti provenienti da altre aziende e privati. Chi controllerà effettivamente questo processo, considerando che si tratta di un’azienda privata?

Un altro aspetto preoccupante riguarda la distanza dalle abitazioni. Grazie alla classificazione di coinceneritore anziché inceneritore, l’impianto può essere collocato a soli 400 metri dalle case, invece dei 500 previsti per legge. Anche l’ARTA ha evidenziato questa problematica, e la Regione, pur concedendo l’autorizzazione, ha imposto oltre 50 prescrizioni. Per questi motivi, è fondamentale che il Comune di Pineto si unisca al ricorso ad adiuvandum, sostenendo l’azione legale del Comune di Atri. Questa è una battaglia di buon senso per la tutela del nostro territorio e della qualità della vita dei cittadini.

L’interrogazione riguarda l’asilo nido di Torre San Rocco, un’infrastruttura che purtroppo non è ancora entrata in funzione a causa, secondo noi, di un’impostazione errata del bando di gestione. Già sei mesi fa avevamo sollevato la questione in Consiglio Comunale, ricevendo rassicurazioni dalla maggioranza sul fatto che l’asilo sarebbe stato operativo entro dicembre 2024.
Tuttavia, siamo ormai a fine marzo 2025 e nulla è stato fatto. Questo conferma le nostre preoccupazioni: il bando, così come è stato strutturato, risulta antieconomico e nessuna società è disposta a gestire il servizio in queste condizioni.

Per questo motivo, ripresentiamo l’interrogazione per chiedere chiarezza e soluzioni concrete affinché l’asilo nido possa finalmente aprire e offrire un servizio essenziale alle famiglie di Pineto – Gruppo Consiliare Pineto Riparte