PESCARA – Il presidente della Confcommercio Pescara scrive al governatore Marsilio per chiedere la chiusura di tutte le attività commerciali, ad eccezione delle farmacie, nelle prossime domeniche.

“In considerazione dell’emergenza sanitaria indotta dal virus Covid-19 e delle tante sollecitazioni provenienti dal mondo delle imprese, in primis quelle del settore alimentare, abbiamo inviato una nota ufficiale al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per chiedere l’emanazione di un’Ordinanza Regionale di chiusura domenicale di tutte le attività ad esclusione delle farmacie”, dice il Presidente della Confcommercio Pescara, Franco Danelli.

“Si tratterebbe di una misura in grado di ridurre quasi totalmente la circolazione delle persone nelle domeniche interessate e che consentirebbe di venire incontro alle esigenze di salute di imprenditori e lavoratori garantendo loro almeno una giornata a settimana di totale chiusura. Andrebbe consentita l’apertura solo delle farmacie in quanto erogatrici di un servizio davvero essenziale ed indifferibile in caso di necessità immediata”, aggiunge il presidente.

“Crediamo che la situazione che stiamo osservando, con l’aumento delle persone contagiate e delle vittime, alle famiglie delle quali porgo il cordoglio a nome della nostra associazione, supporti ampiamente la nostra richiesta che vuole contribuire al rafforzamento delle misure di prevenzione del contagio finora meritoriamente assunte dalla Regione Abruzzo”, evidenzia Danelli.

“Questo è il momento delle scelte responsabili ed ognuno deve far la sua parte per contribuire ad arginare il contagio sul territorio. Ringrazio le attività che sono aperte per continuare ad offrire un servizio essenziale alla cittadinanza ed al riguardo la chiusura obbligatoria alla domenica cerca di preservare anche la salute di imprenditori e dipendenti”, prosegue il presidente.

“D’altro canto i consumatori avranno sei giorni su sette per fare la spesa dei prodotti necessari, che invito comunque a concentrare in poche uscite e ad effettuare nei negozi vicini alle abitazioni. Uno dei pochi aspetti positivi di questo brutto periodo è costituito dalla riscoperta dei cosiddetti negozi di vicinato ossia quelle attività di piccola dimensione che operano nelle città dando alle strade vitalità, sicurezza e illuminazione e garantendo occupazione ed economia al territorio”, ribadisce Danelli.

“Da qui si dovrà ripartire perché dalle scelte dei cittadini-consumatori dipenderà molta della capacità di far ripartire le piccole imprese del commercio e del turismo che oggi sono in ginocchio. Tornare  a comprare “sotto casa”, come sempre sostenuto dalla nostra associazione, e privilegiare i viaggi in Italia sarà quello che tutti dovremo fare per favorire la ripresa, salvare il tessuto delle piccole imprese e ridare vita alle nostre città”, conclude il presidente.