NERETO –  Che dispiacere dover intervenire riguardo la memoria storica del nostro primo cittadino, che sembra essere confusa e smarrita. Il sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi, descrive Giorgio Almirante come “una personalità che ha occupato uno spazio politico e che è stato deputato della Repubblica Italiana”. Tutto vero. Peccato che questo non sia sufficiente ad essere fonte di immunità per Almirante, tanto da intitolargli una via. Ricordiamo che anche Benito Mussolini fu presidente del Consiglio del Regno d’Italia e Hitler Cancelliere tedesco, e anche loro rappresentano personalità “che hanno occupato uno spazio politico”, eppure, per ovvi motivi, non ci sovviene nessuna piazza o via intitolata ai due esponenti del nazifascismo. Perché dovrebbe essere diverso per Almirante? Andiamo quindi a rispolverare codesta figura, cosi sarà più semplice spiegare al nostro sindaco perché è inaccettabile intitolare una via di Nereto ad un nazi-fascista. Durante il Ventennio, Almirante fu un importante dirigente del partito, autore di articoli razzisti e antisemiti. Fu uno dei principali redattori de La difesa della Razza, periodico che, insieme all’approvazione delle leggi razziali, segnò la definitiva svolta antisemita e razzista del regime fascista. “Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, altrimenti finiremo per fare il gioco degli ebrei e dei meticci”, scriveva Almirante in uno dei suoi articoli. “Non c’è attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato di sangue” proseguiva Almirante. Nel dopo guerra quest’ultimo divenne uno dei fondatori e poi segretario del Movimento Sociale Italiano, non rinnegando mai la sua passata appartenenza al regime e la sua fede fascista tanto da affermare che “ la parola fascista ce l’ho scritta in fronte” restando sempre critico sulla democrazia : “Democratico” disse in un’occasione, “è una aggettivo che non mi convince”. E allora ci chiediamo sindaco, come possano essergli “sfuggite” le malefatte di cui si è macchiato Almirante! È palesemente infondato, immotivato, arbitrario e finanche aberrante l’accostamento che lei si è permesso di fare con Berlinguer, un personaggio ed una persona, eticamente, umanamente e politicamente limpido e trasversalmente apprezzato. Se la storia è maestra di vita, non può, in alcun caso, essere interpretata in modo strumentale e mistificatorio. (Movimento 5 Stelle Nereto)