PESCARA – “Pur comprendendo lo sconforto del neo nominato Commissario Gisonni sui consueti ritardi per l’avvio della sua macchina riteniamo del tutto inaccettabile il suo appello per ottenere che la sede operativa della struttura commissariale sia fissata a Roma”. A dirlo è il FORUM H2O, che spiega: “Effettivamente la sua attività sarebbe sulla carta “emergenziale” mentre nella realtà passano mesi e mesi solo per trovare una scrivania e vergare un pezzo di carta quasi che la soluzione commissariale, vista anche la sua genesi, fosse stata concepita più per condurre il famoso “facite ammuina” per fermare o allontanare iniziative che altrimenti sarebbero state obbligatorie piuttosto che risolvere problemi, di cui alcuni per certi versi irrisolvibili”.
Per la Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso, la sede dove operano quotidianamente i tecnici della struttura commissariale deve essere assolutamente in Abruzzo. “Dopo quanto subito in questi decenni”, continuano dall’associazione, “la “soluzione romana” sarebbe uno schiaffo ai cittadini. Giusto per dirne una, per fare un accesso agli atti – unica procedura che in questi anni ha assicurato la trasparenza in questa triste vicenda – bisognerebbe andare a Roma. Idem per poter parlare assiduamente con i tecnici in quel confronto che troppo spesso rimane solo un mero slogan di propaganda come è finora avvenuto con gli organi romani che al massimo fanno una gita ai Laboratori per declamarne l’eccellenza senza approfondire le problematiche della stessa struttura di ricerca, come se la sicurezza non fosse un elemento basilare per definire la qualità di un’organizzazione o di una struttura”.