TERAMO – Non era stato casuale quel nostro saluto ad Ercole De Berardis, lunedì scorso, in Supergol. Avevamo saputo che lottava tra la vita e la morte, che non avrebbe potuto farcela e non ce l’ha fatta; si è spento nella notte a Rimini ad 81 anni. Da qualche tempo risiedeva in Emilia Romagna, dove combatteva con il male che ne ha stroncato la vita.
I miei ricordi sono ancorati alla teramanità di un teramano a tutto tondo, che si contornò di personaggi e di professionalità anche loro assolutamente biancorosse, da Sergio e Tonino Di Federico a Romano Florimbi a Regolo Matricciani e ad altri ancora. Come non ricordare l’esonero immediato di Gianni Corelli che, in un derby a Giulianova, da allenatore del Teramo Calcio, si fermò al Bar Fadini per consumare un aperitivo con i “suoi” ex tifosi?
Con la stampa dell’epoca, rappresentata soprattutto dal compianto Gustavo Bruno, dalla Quasi Goal di Elso Simone Serpentini e da Francesco Di Francesco (il sottoscritto era alle prima armi), instaurò un rapporto che seppe tener conto sì dei ruoli diversi ma che gestì da grande personaggio, anche creando situazioni assolutamente non veritiere. Il fine? Il bene del Teramo Calcio, ovviamente.
Così Francesco Di Francesco: “Un uomo vincente, al pari di Malavolta e di Campitelli, grazie a gestioni diverse in una fase nella quale le realtà socio-economiche-imprenditoriali erano di altra natura… Io e lui avevo un rapporto particolare e intenso e conserverò per sempre dei ricordi bellissimi…“. Non è casuale il fatto che siano stati proprio De Berardis, Malavolta e Campitelli i soli ad aver vinto campionati professionistici, da Presidenti del Diavolo.
In questi momenti un caro saluto personale e dalla ekuo srl va alla moglie Romana Gambacorta, ai figli ed a tutti i familiari.
I funerali si terranno nella Cattedrale di Teramo (mercoledì 22 gennaio alle ore 15:00) mentre la camera ardente sarà allestita da domani nella casa funeraria Ambra di Villa Pavone.