TERAMO – La Delegazione FAI di Teramo, in occasione del ventennale della sua fondazione, ha organizzato il convegno “Cultura, territorio e futuro. Visioni e sfide per una Provincia in evoluzione” che si terrà giovedì 28 e venerdì 29 novembre 2024, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Teramo. L’evento vuole rappresentare un momento di riflessione e dibattito dedicato all’analisi del panorama culturale e delle prospettive future della provincia di Teramo. Il convegno, che mira alla formulazione di prospettive operative per il futuro del nostro territorio, si aprirà alle ore 9:00 con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Christian Corsi e del Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo, con l’ultimo intervento previsto alle 17:40, nella prima giornata, e si concluderà il giorno successivo (29 novembre) alle 18. Moderano le giornate Pietro Costantini Capo Delegazione FAI di Teramo, Stefano Balloni Capo Gruppo FAI Giovani di Teramo, Manuel Micolucci e Marilisa Speca dottorandi dell’Università di Teramo.

Il programma si articola in quattro sessioni tematiche che esplorano argomenti chiave come istruzione, valorizzazione degli istituti culturali, associazionismo e progettualità per il territorio. Saranno coinvolti esperti, accademici e associazioni locali per discutere soluzioni innovative e modelli di sviluppo sostenibile.

Pietro Costantini sottolinea l’importanza di questo appuntamento: “Il nostro territorio ha una storia ricca e un potenziale straordinario. Con questo convegno, vogliamo non solo celebrare il ventennale della Delegazione, ma anche lanciare uno sguardo verso il futuro. Coinvolgendo istituzioni, associazioni e giovani, puntiamo a costruire una visione condivisa che metta al centro la cultura come leva per uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Crediamo fermamente che il dialogo e la collaborazione siano strumenti fondamentali per valorizzare le peculiarità e le risorse della provincia di Teramo”.

Saranno approfonditi temi di grande attualità, come il turismo delle radici, l’educazione digitale, la sostenibilità culturale e le nuove forme di valorizzazione del patrimonio locale. Non mancheranno, inoltre, esperienze concrete di progettualità culturale portate avanti dalle associazioni locali, con una particolare attenzione a quelle di recente nascita o composte prevalentemente da giovani.