ROMA – Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’On. Valentina Corneli:

“La straordinaria scoperta di uno scheletro del Neolitico avvenuta nel pieno centro di Teramo durante i lavori per la posa della fibra ottica apre nuove affascinanti prospettive storiche per la città, con una retrodatazione della presenza di gruppi umani dal I al V millennio a.C. Questo evento ci deve dare occasione di riflettere sulle modalità per dare nuovo slancio all’offerta turistica complessiva della nostra Regione, che ad oggi è priva delle necessarie interconnessioni con le potenzialità storiche e culturali che il nostro territorio offre a chi voglia conoscerlo più a fondo. E perché lo stesso turismo balneare, che resta il volano trainante dell’offerta turistica regionale, non perda attrattività, occorre un’opera di tutela della costa che non può essere demandata solo ai buoni propositi. Nella giornata di ieri si è svolta a Pescara una riunione d’urgenza sul tema, al fine di valutare quali ricadute potranno interessare il settore all’indomani delle mareggiate che hanno devastato le nostre coste. Al tavolo, in rappresentanza del M5S, erano presenti la nostra Simona Astolfi, consigliera al Comune di Silvi, e la senatrice Gabriella Di Girolamo. La Regione deve intervenire urgentemente con un preciso piano di salvaguardia dei litorali da un’erosione che li sta letteralmente divorando, e tuttavia lo stesso Marsilio ha ammesso che il piano è ben lungi dall’essere approvato. Abbiamo inoltre appreso che è stato convocato un consiglio straordinario regionale per stanziare 1,5 milioni da spendere tra il 2020 e il 2021, risorse che appaiono però largamente insufficienti. Il proposito è di chiederne ulteriori al Governo nazionale, ma vogliamo sapere come le stesse saranno spese e per quali progetti, affinché non vengano sperperati altri soldi dei cittadini. Il rilancio del settore è centrale per dare un futuro all’intero Abruzzo, ma perché ciò avvenga è necessario che le tante potenzialità di una Regione ricchissima di paesaggi e di storia vengano convogliate in una visione unitaria e di lungo respiro, attraverso provvedimenti che non abbiano il carattere dell’estemporaneità, ma che si proiettino in chiave strategica negli anni avvenire.