ALBA ADRIATICA – 56 sono gli esemplari di pioppi, ad oggi, distrutti dalla miopia e ostinazione di questa compagine amministrativa che non ha tenuto conto né della sensibilità espressa dalla cittadinanza, né del parere prescrittivo della Soprintendenza che tutela l’ambiente ed il paesaggio e né tantomeno del Regolamento Comunale sulla gestione e tutela del verde pubblico che stabilisce il reintegro delle stesse specie arboree.
Il Genius loci, luogo e identità legati al lungomare e al bel filare di pioppi che lo accoglie, subisce un duro ed irrimediabile attacco. Il filare di pioppi rappresenta un patrimonio storico e ambientale fondamentale e peculiare per la nostra comunità e ha assolto il suo compito per circa 60 anni e potrebbe, con una corretta e amorevole gestione, avere ancora lunga vita a dispetto delle specie introdotte che, come apprendiamo da un comunicato, avranno una vita trentennale oltre ad assolvere ad una funzione ridotta in termini di impatto ecosistemico: una Festuca Glauca (una graminacea) non è un albero.
“Gli studi condotti attestano la necessità di sostituire i pioppi per garantire la sicurezza. Le perizie sono state rese disponibili in maniera trasparente e invitiamo chiunque a prenderne visione”. L’affermazione acquisita a mezzo stampa il 10 ottobre 2024, da parte dell’Assessore Sandra L’Innocente risulta davvero distorsiva: 12 mesi fa l’unica relazione disponibile su Amministrazione Trasparente di Res Agraria risale al 13 marzo 2023. Successivamente al Consiglio Comunale spuntano altre relazioni antecedenti al progetto (per la cronaca si scopre che sempre lo stesso Granchelli per conto della Res Agraria, nel 2016, sostiene che i pioppi godono di buona salute, tranne 5 esemplari), successivamente si accavallano date e relazioni: la maggior parte eseguite con VTA,(Valutazione di stabilità degli alberi) le ultime con Resistograph, alcune relazioni protocollate addirittura post operazione di abbattimento e comunque risalenti al 23 settembre 2024, altre effettuate l’8 gennaio e acquisite al protocollo dell’Ente il 19 settembre 2024. Due collaudi fino ad oggi eseguiti in assenza dell’agronomo.
Insomma, un bel dilemma sembrerebbe, a pensar male che la decisione di abbattere tutti i 146 esemplari fosse già stata presa a tavolino. Assessore L’Innocente, alla luce del rincorrersi di date e di relazioni anche postume alla sua dichiarazione, ci permetta di affermare che lei ha doti divinatorie! Agli occhi dei cittadini, però, è chiaro che il passaggio dalla modalità remota per come ha gestito le sue deleghe fino ad ora (assente in giunta per più di 40 deliberazioni in meno di un anno) alla modalità on line di questi ultimi giorni, non l’abbia aiutata a capire che l’indirizzo di abbattere tutti i pioppi e con essi la storia del nostro lungomare era già stata, da tempo, presa da altri. 2 Tenendo a cuore ciò che più ci spinge a perdurare in questa azione civile, noi consiglieri di minoranza richiediamo il rispetto delle regole stabilite dallo stesso Ente che le ha emanate. Continuiamo a chiedere, a più riprese, che il piano di gestione del verde sia tenuto nella giusta considerazione. Sarebbe anche il caso di valutare l’affidamento ad altre imprese questo delicato incarico??? Ci troviamo, oggi, a pagare lo scotto di una gestione che ha ridotto il verde pubblico ad uno scomodo fardello di cui liberarsi e rendere il nostro fiore all’occhiello (il lungomare), l’intuizione dei “nostri padri fondatori, un qualcosa da sopprimere e ridurre ad una colata anonima di cemento. Facciamo appello, di nuovo, alle autorità competenti e agli Enti sovracomunali di riconsiderare la scelta e di esplorare alternative valide che possano conciliare la tutela degli alberi con le esigenze di sicurezza e sviluppo. Soluzioni come la potatura controllata, la cura delle radici o la piantumazione di nuovi alberi di pioppo, in caso di esemplari malati, potrebbero essere valide opzioni – Il gruppo consiliare Siamo Alba –