ROMA – “Fa veramente impressione vedere un ministro che conosce talmente poco alcuni dei comparti di cui si occupa da generare questo cortocircuito di informazioni, e queste fibrillazioni che non fanno bene alla cultura, al mondo del cinema, e al Paese tutto. Soprattutto il suo modo di fare dimostra quanto il ministro sia profondamente interessato evidentemente ad alcune componenti e ad alcuni fronti del suo lavoro, ma completamente inerte riguardo altri, sia in termini di interesse che di competenze”: lo dichiarano Michele Fina, senatore e tesoriere nazionale del Partito Democratico, e Lino Guanciale, attore e responsabile cultura nel Partito Democratico abruzzese, a proposito del caso che coinvolge il ministro Sangiuliano, la proposta di tagliare fondi al cinema.
Fina e Guanciale proseguono: “Merita poi uno sguardo la limatura del canone Rai che si porta dietro il ridimensionamento di Rai Cinema e quindi di gettito possibile di investimento sul cinema stesso, oltre che sulla produzione audiovisiva in generale. Se si va a toccare la Rai i costi rischiano di essere superiori perché comunque lo Stato deve coprire: è una mera operazione di maquillage, pericolosissima. Tocca tutto il sistema che attorno alla Rai si muove e che la Rai anima: non solo televisione ma anche cinema. La goffaggine e l’inconsistenza tecnica del governo e della maggioranza sono monumentali”.