TERAMO – Dal tavolo tecnico di domani (venerdì 20 ottobre) presso la Questura per l’esame congiunto delle problematiche attinenti la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in occasione di Santegidiese-Città di Teramo, si saprà se le precauzioni messe in atto dalla locale amministrazione comunale e dalla società giallorossa sono sufficienti per “aprire le porte” anche ai tifosi biancorossi (è una nostra previsione).

Intanto bisogna prendere atto che sia stato fatto uno sforzo importante da parte di tutti, a Sant’Egidio alla Vibrata, per fare in modo che la gara si giochi regolarmente nello stadio amico (capienza 1.238 spettatori), come è giusto che sia.

Il grande ostacolo degli ingressi separati che non c’erano, è lo step probabilmente decisivo ma superato dall’apertura di un tragitto che, provenendo da Villa Lempa (questo potrebbe essere il transito imposto ai tifosi del Teramo), consentirà di accedere nell’impianto usufruendo di un ingresso separato, come si evince dal grafico che segue (in rosso il percorso degli ospiti).

Altra cosa riguarderà la capienza; l’impianto, suddiviso in 3 settori, ne vanta una riservata ai tifosi organizzati locali (1) pari a 360 unità ed una identica per gli ospiti (3); nel mezzo ci sarebbe spazio sufficiente per accoglierne ulteriori 518 (come da piantina).

A questo punto si attendono le decisioni ufficiali di domani, che arriveranno comunque tardi per tutto quanto dovesse conseguirne; è doveroso però comprendere che alla società giallorossa sia stato dato tempo utile, fino alla fine, per predisporre il necessario e disputare il confronto come da calendario.

Si spera davvero sia stato sufficiente, a prescindere dalla reale capienza complessiva che quasi sicuramente sarà ridotta.