Per la prima volta gli ecologisti chiedono di ridurre un sito Natura2000 della UE
 
Forum H2O “Ampia porzione devastata, inutile continuare con la retorica della conservazione sulla carta
 
Il sito Natura2000 del Fiume Vomano a Montorio, in provincia di Teramo, protetto sulla carta addirittura dalla UE, è stato in parte completamente devastato, non solo con taglio raso di qualsiasi forma vivente, habitat e specie formalmente protette a scala comunitaria compresi, ma anche con sbancamento del suolo con danni praticamente permanenti. Abbiamo quindi scritto ufficialmente a Commissione EU, Governo e Regione Abruzzo, informando anche la comunità scientifica, affinché procedano alla riperimetrazione del sito in riduzione escludendo l’area oggetto della devastazione. Crediamo si tratti del primo caso in cui un gruppo ecologista chiede di tagliare un’area protetta. A nostro avviso, visto il continuo ripetersi di questi fatti senza alcun intervento da parte delle autorità preposte, almeno evitiamo la beffa della retorica della conservazione della Natura e pure lo scempio di vedere denaro pubblico, quello destinato nel bilancio UE alla corretta gestione dei siti, buttato per ottenere aria fritta” così Augusto De Sanctis del Forum H2O
 
Le immagini dall’alto del prima e del dopo, con il perimetro del sito, sono inequivocabili e dicono che la vegetazione ripariale protetta è stata completamente asportata, con sbancamenti importanti delle sponde fino all’apice delle stesse, a distanza dal corso d’acqua. Ogni naturalità, anche residua, è persa per decenni. In compenso è sorta una fontana lì vicino…
 
Non c’erano solo le norme europee a proteggere quel sito; anche il Piano di Tutela delle Acque della stessa regione prevedeva la conservazione della vegetazione ripariale. Inoltre il sito è (era) teoricamente protetto anche dal punto di vista paesaggistico.
 
Vedremo cosa faranno gli enti davanti a questa richiesta; mi pare difficile non accoglierla viste le condizioni in cui versa l’area. Tra l’altro la regione Abruzzo ha pure approvato un secondo intervento più a monte con taglio di alberi. Vedremo presto i risultati anche di questo intervento, magari dovremo chiedere anche una seconda riduzione del perimetro con la completa distruzione del sito. Infatti abbiamo chiuso la nota inviata agli enti con “stay tuned”” conclude amaramente De Sanctis. 
Qui sotto la lettera integrale inviata a Commissione Europea, Enti italiani e associazioni scientifiche e ambientaliste.
 
FORUM H2O
Commissione Europea – DG Ambiente
Ministero dell’Ambiente – Dipartimento patrimonio naturale DIAG
Ministero dell’Ambiente – Direzione tutela della biodiversità
Ministero dell’Ambiente – direzione acque
Regione Abruzzo – ufficio parchi
Regione Abruzzo – ufficio qualità delle acque
Regione Abruzzo – servizio VIA
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio
Ministero della Cultura
e p.c.
Unione Zoologica Italiana
CISO
ISPRA
Societas Herpetologica Italica
WWF Italia
LIPU
Mountain Wilderness
OGGETTO: avvenuta distruzione della cosiddetta ZSC “IT7120082 “Fiume Vomano (da Cusciano a Villa Vomano)” da parte dello stato italiano –  RICHIESTA DI RIPERIMETRAZIONE DEL SITO NATURA2000
Con la presente per informare dell’avvenuta distruzione da parte di una delle articolazioni dello Stato italiano di una parte consistente della Zona Speciale di Conservazione “IT7120082 “Fiume Vomano (da Cusciano a Villa Vomano)”, in Abruzzo, comune di Montorio al Vomano, facente parte, almeno sulla carta, della Rete Natura2000.
La devastazione, come è evidente nelle inequivocabili immagini allegate, non solo ha interessato il soprassuolo con la completa rimozione di qualsiasi forma vivente (a parte, forse virus, batteri e altre forme di vita poco più che unicellulari) comprese specie e habitat di cui al formulario della ZSC, ma ha anche comportato il totale stravolgimento del suolo stesso.
Pertanto ritengo possibile (rectius, doveroso) per la Commissione Europea e per gli altri enti in indirizzo a vario titolo coinvolti certificare l’avvenuta modifica ambientale che, viste le caratteristiche dell’intervento, non potrà che avere effetti permanenti per molte decine di anni se non per secoli (visto il coinvolgimento degli strati profondi del suolo), operando quindi una riperimetrazione del sito Natura che escluda l’area interessata dai lavori.
In tal modo, visto anche il ripetersi di tali situazioni in questa regione su ZSC e ZPS, eviteremo nell’immediato futuro anche inutili e ormai stantie retoriche sull’importanza delle Direttive comunitarie 43/92/UE, 147/09/UE nonché 60/2000/UE e sulle norme italiane e regionali, da quelle paesaggistiche a quelle sulle specie ecc., che a vario titolo, sempre sulla carta, sono poste a tutela del patrimonio naturalistico, ambientale e paesaggistico.
Tanto vi dovevo,
Cordiali saluti
Post scriptum 1: magari a qualche ente può venire l’idea di usare la nuova fontana che appare nell’area degli interventi come opera di compensazione per anfibi e altro. Suggerisco di evitare questa ulteriore caduta di stile, mi sembrerebbe voler esagerare. Comunque gli effetti a qualcuno parranno anche belli (https://www.instagram.com/iltrafiletto/reel/C_2MyrrMPBS/)
Post scriptum 2: visto che la Regione Abruzzo ha appena autorizzato un secondo intervento nella ZSC appena più a monte, incurante delle segnalazioni circa la – diciamo – precarietà delle affermazioni contenute nella V.Inc.A. di quell’intervento, potrebbe a breve esserci la necessità di un’ulteriore perimetrazione in diminuzione. Stay tuned!
Augusto De Sanctis