(da Gambero Rosso) – Tarallucci e Vino, tra le cinque sedi situate nella Grande Mela, quella vicino a Union Square, offre un’accogliente atmosfera rustica e un patio esterno ideale per ogni occasione, dalla colazione alla cena. Fondato nel 2001 da Luca Di Pietro, originario dell’Abruzzo (esattamente di Nereto – ndr -), il locale incarna l’eleganza informale dei bar italiani. Con un menu che spazia dalla pinsa romana, segnaliamo quella con pomodoro San Marzano, burrata e basilico o la funghi e mozzarella, fino a piatti della tradizione italiana. Una bella carta dei vini (tante etichette italiane anche al bicchiere) e un servizio rapido e gentile.

TERAMO –  L’angolo tra la 54^ strada e Broadway, da 27 anni, è “Big Apple Corner”, soprannominato Grande Mela, e simboleggia non solo la grandezza e l’importanza di New York, ma soprattutto la capacità di rinnovarsi e di reinventarsi progressivamente.

E’ il caso di Luca Di Pietro, originario di Nereto, trasferitosi a New York nel 1994, dopo essersi laureato in Economia e Commercio a Bologna. Lavorò inizialmente per una famosa azienda di caffè ma molto presto decise di intraprendere un’avventura propria, fondando Tarallucci e Vino, nel 2001. Il ristorante si affermò quasi subito per la propria autentica ospitalità e per la rinomata bontà della nostra cucina, portando un angolo della terra d’Abruzzo nel cuore di New York. Ciò che iniziò come una singola location, crebbe rapidamente fino a diventare un amato gruppo di ristoranti, apprezzati sia dagli espatriati europei che dai newyorkesi.

Il 2020 portò ad una sfida senza precedenti. La pandemia minacciò le fondamenta che Luca aveva saputo erigere con la maggior parte dei suoi ristoranti, costretti a chiudere e con quasi tutto il personale licenziato. Spinto dai valori tipici dei neretesi e degli abruzzesiresilienza, comunità e importanza della famiglia — non si arrese e da quella crisi co-fondò Feed the Frontlines NYC, fornendo lavoro ai ristoranti in difficoltà e continuando ad essere operativo soprattutto con il personale sanitario e con i newyorkesi bisognosi. Tutto iniziò con un generoso ordine di un amico per lo staff ospedaliero e, da quel momento, fu avviata un’iniziativa a livello cittadino. Con la figlia Isabella al vertice, il progetto è cresciuto fino a coinvolgere oltre 40 ristoranti, consegnando più di 250.000 pasti. Questo progetto non solo ha mantenuto aperti i locali di Tarallucci e Vino, ma ha anche salvato posti di lavoro e supportato la comunità nei momenti più bui.

Luca sottolinea l’importanza della partecipazione pubblica, il contributo spesso trascurato degli immigrati e la resilienza dei giovani come sua figlia, fondamentale nel successo di Feed the Frontlines, unitamente alla famiglia e ad una dedizione instancabile del suo team.

Il viaggio di Luca dall’Abruzzo a New York è una testimonianza dello spirito duraturo dei valori abruzzesilavoro duro, comunità e forza necessaria contro le avversità -. Oggi, da membro del consiglio della Union Square Partnership e della New York State Restaurant Association, continua a guidare i suoi ristoranti e a contribuire alla comunità più ampia. Crediamo che rappresenti davvero un orgoglioso ambasciatore dello spirito abruzzesen nel cuore pulsante della meravigliosa New York City.

(foto da Pixers.it)

 

(foto: Luca Di Pietro)

(foto da taralluccievino.net)