SILVI – L’abbandono di vecchi mobili, materassi, reti, divani e di altro materiale ingombrante ai bordi di vie cittadine e di strade di periferia, a Silvi, durante il periodo estivo non si è fermato, anzi, rispetto alla decisa diminuzione registrata negli ultimi anni, è notevolmente aumentato per via delle diverse ristrutturazioni di immobili favorite dai bonus edilizi. Dunque anche quest’anno gli incivili stanno imperversando, incuranti del danno ecologico e di immagine che arrecano alla città. Lo ha reso noto l’Assessore all’Ambiente, Alessandro Valleriani, che ha commentato: “Purtroppo questo fenomeno non accenna a diminuire”.

“L’Amministrazione Comunale, con la collaborazione della ditta appaltatrice del Servizio, ha deciso di adottare diverse contromisure – ha informato l’assessore – due delle quali sono l’installazione di fototrappole nelle aree che risultano particolarmente interessate al fenomeno e l’attivazione di una App con la quale intendiamo facilitare lo smaltimento degli ingombranti. Basteranno solo pochi passaggi per prenotare la raccolta: si carica la foto dell’ingombrante di cui ci si vuole liberare, si compilano gli spazi richiesti e si invia la richiesta. Un operatore gestirà in tempo reale la prenotazione e informerà l’utente dell’avvenuta programmazione, indicando ora e giorno”.

“Tengo a ribadire – ha aggiunto l’assessore Valleriani – che, comunque, la lotta all’incivile comportamento di chi si deve disfare di rifiuti ingombranti non può essere efficace e risolutiva se non c’è la collaborazione di tutti i cittadini, anche per individuare chi sgarra. Inoltre attraverso questo strumento si potranno anche segnalare eventuali abbandoni, perché è solo con l’aiuto dei cittadini che le autorità possono individuare questi incivili. A settembre apriremo finalmente il centro di raccolta di Pianacce dove sarà possibile conferire ogni giorno i materiali di cui ci si vuole disfare. Contiamo, inoltre, di aumentare la sorveglianza del territorio con nuovo personale. Insomma, i furbetti hanno i giorni contati”.