TERAMO – È allarme sull’aumento di atti vandalici nel Comune di Teramo. A dirlo non sono io, ma i numerosi articoli che quotidianamente e ormai da mesi leggiamo sui giornali e sui siti di informazione che ci raccontano la nostra città con realismo e professionalità. Mi riferisco, a titolo di esempio, agli atti compiuti da baby?gang contro distributori automatici aperti h24 o contro fioriere e arredi urbani. Una situazione in evidente peggioramento che crea sconforto nei commercianti, i quali subiscono ingenti danni economici e nei cittadini che ormai hanno la percezione di vivere in un luogo tutt’altro che idilliaco. Altro tema rilevante per tutti, tranne che per l’attuale amministrazione trainata dal Sindaco Gianguido D’Alberto, è l’aumento dei furti su cui ormai ho speso ogni parola negli ultimi anni raccogliendo le perplessità e le richieste dei cittadini rassegnati a considerare questa una problematica del “privato” su cui il Comune non muove un dito. Furti nelle abitazioni, nei negozi, presso il cimitero di Cartecchio, negli spazi della piscina comunale. Temi e criticità che inevitabilmente e inesorabilmente si intrecciano alla scarsa illuminazione pubblica e a un sistema di videosorveglianza assente o carente. Una amministrazione che non pensa a una seria programmazione di investimenti sul macro?tema sicurezza. I bandi che assegnavano fondi per potenziare la videosorveglianza sono stati spesso dribblati (e questo l’ho segnalato già nell’ultimo consiglio comunale). E mi dispiace sottolineare nuovamente come destinare soldi pubblici a feste ed eventi è certamente importante per vari motivi sociali, identitari ed economici ma non è possibile che una buona amministrazione catalizzi tutte le forze solo su questo, dimenticando le reali priorità di cui una comunità ha bisogno. E la sicurezza, il decoro urbano, una efficiente gestione dei rifiuti, le manutenzioni stradali e dei parchi giochi, una giusta e capace gestione dei parcheggi a pagamento, il rilancio del commercio cittadino e del turismo e la valorizzazione delle aree verdi rappresentano, allo stato attuale, solo dei buchi neri fuori dall’agenda (concreta) di questa giunta. Infine, mi preme sottolineare e dare voce a quanto accaduto nei giorni scorsi, e in maniera sconcertante, in Via Cona. Il taglio dei dodici tigli davanti all’Istituto per Geometri “Carlo Forti” ha suscitato polemiche e perplessità non solo da parte dei residenti ma anche del WWF che ha denunciato un vero e proprio errore dell’amministrazione comunale perché tagliare dodici piante sane è, appunto, un errore imperdonabile su cui questa amministrazione deve e dovrà rispondere. Questo intervento di portata gravissima nulla ha a che fare con la sostenibilità, la tutela del territorio e del verde, la partecipazione dei cittadini dei comitati di quartiere alle decisioni pubbliche, la creazione di oasi verdi all’interno di una visione urbanistica contemporanea. Eppure, il Sindaco ha sempre strizzato l’occhio a queste tematiche (almeno nei suoi programmi o solo nei suoi programmi dato che manca un piano del verde). Bisogna che ora spieghi ai cittadini come sia stato possibile tagliare dodici alberi sani, un vero patrimonio, per far spazio a una banale fermata dell’autobus.
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Luca Corona