ROSETO – Servizi al cittadino più efficienti, nessun ridimensionamento rispetto allo status di sede distrettuale e scelte prese in sinergia con la Asl di Teramo che, fin dal principio, ha riconosciuto l’importanza strategica di Roseto degli Abruzzi come centro fondamentale per l’offerta sanitaria territoriale. L’Amministrazione Comunale del sindaco Mario Nugnes fa chiarezza sulla Casa di Comunità che sorgerà a Roseto grazie alla Delibera di Giunta numero 206 del 30 giugno scorso che sancisce la “Cessione in comodato d’uso gratuito dell’area di proprietà comunale in Piazza Marco Polo alla AUSL 4 di Teramo per la realizzazione di una Casa delle Comunità HUB”.
Un atto nel quale si richiama il Piano di organizzazione territoriale nell’ambito della “Missione 6 del PNRR – SALUTE” che, sulla base dei criteri dimensionali, delle quote di finanziamento e più in generale dei requisiti richiesti dallo stesso, prevede, nel Comune di Roseto degli Abruzzi, la realizzazione di una COT (Centrale Operativa Territoriale) e di una Casa delle Comunità HUB. Nessun ridimensionamento, quindi, visto che la Casa delle Comunità HUB rappresenta il punto di riferimento sociosanitario per tutti i residenti nel territorio di competenza ed include, oltre alle attività distrettuali, la medicina polispecialistica, il PUA, un consultorio, spazi per servizi sociali ed un punto prelievo, per una superficie complessivamente richiesta di circa 1100 mq di edificato e una superficie totale di 4200 mq.
“L’Amministrazione Comunale, fin dai primi mesi di insediamento, ha lavorato in sinergia con l’Azienda Sanitaria Teramana per cercare di abbreviare i tempi di concessione dell’area per dare possibilità, alla Asl stessa, di avviare la procedura nel tempo più breve per poter attingere ai fondi necessari – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Noi, dal canto nostro, abbiamo messo a disposizione un’area che era già stata individuata per la realizzazione del Distretto Sanitario ma che, per questioni logistiche, doveva essere rimodulata per quel che riguarda le superfici occupate. Da qui la necessità di una nuova Delibera che andasse incontro alle richieste della Asl e che, allo stesso tempo, puntasse a garantire il maggior numero di servizi ai cittadini rosetani e salvaguardasse parte dell’area in questione. Grazie agli ottimi rapporti instaurati con la dirigenza dell’Azienda Sanitaria, quindi, a Roseto sorgerà una Casa di Comunità moderna ed efficiente che prevede anche la presenza di una Centrale Operativa Territoriale, che interviene nella integrazione tra l’ospedale e territorio e permette la continuità assistenziale. Una struttura che rimarrà di valenza distrettuale e che, quindi, continuerà ad essere un punto di riferimento per tutto il territorio anche grazie alla presenza dei servizi di Consultorio, Medicina Specialistica e punto prelievo, il tutto salvaguardando l’esistente. In merito al comunicato fazioso che circola nelle ultime ore su questa vicenda, spiace constatare come qualcuno si ostini a polemizzare strumentalmente su questioni così sensibili senza rendersi conto che le sue dichiarazioni possono diventare un boomerang. Così facendo, e mi dispiace per loro, sono destinati ad estinguersi politicamente, come tra le altre cose dimostrato nell’ultima tornata elettorale. Il cittadino, infatti, oramai ha capito che vuole vedere i risultati, che vuole vedere la collaborazione tra Istituzioni che porti ad un miglioramento della sua vita. Di certo non corre dietro a polemiche infondate e inutili”.