TERAMO – Numerose le segnalazioni e le proteste per il prolungamento della chiusura della provinciale 36 di Saputelli (fra Penna Sant’Andrea e Cermignano); l’Anas, soggetto attuatore con un finanziamento dei fondi sisma, sta realizzando un intervento di risanamento idrogeologico che si è rivelato più complesso del previsto e che ha subito numerose interruzioni a causa della difficoltà a reperire materie prime. Un problema, quest’ultimo, rilevato sia a livello nazionale che europeo, effetto combinato della pandemia e del conflitto Ucraina-Russia.
“Tutti i cantieri, pubblici e privati, sono interessati dalle difficoltà di approvvigionamento di materie prime come acciaio, vetro, asfalto, legno. Una situazione denunciata a gran voce dalle organizzazioni nazionali di categoria e dai sindacati che sta mettendo in crisi migliaia di imprese – dichiara il presidente Diego Di Bonaventura che in queste settimane si è sentito più volte con Anas per monitorare l’andamento dei lavori – comprendo perfettamente il disagio dei residenti, di chi ogni giorno deve raddoppiare i chilometri per compiere le attività quotidiane, ma le interruzioni del cantiere sono determinati da circostanze sulle quali noi, come Anas, non abbiamo margine di manovra. Ieri dall’Anas mi hanno assicurato che entro fine luglio ci sarà la riapertura a senso unico alternato ed entro fine agosto il completamento dei lavori con la riapertura di entrambe le corsie. Chiedo pazienza, qui non si tratta di trovare giustificazioni o di scaricare su altri le responsabilità: siamo di fronte ad eventi eccezionali che spaventano tutti per l’enormità della loro portata che toccano tutti noi, cittadini e enti, per molti aspetti delle nostre attività quotidiane. Tutti dobbiamo augurarci che le nostre vite tornino ad una normalità che ora abbiamo perso”.