TERAMO – “Chiuso l’iter della giustizia sportiva, resta una certezza: l’attuale società ricorrerà al Tar“.

E’ l’introduzione con la quale il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, apre l’incontro stampa all’indomani dell’esclusione del Teramo dal calcio professionistico. “Non potrà venire meno la continuità calcistica nella nostra città ed appena avremo risposta dal presidente Gravina, che interesseremo nella giornata odierna, apriremo l’interlocuzione con la città, passando per l’art. 52 comma 10 (E’ un riconoscimento della F.I.G.C. delle condizioni tecniche sportive che consentono, concorrendo altri requisiti, alla partecipazione ad un determinato Campionato: nel caso di specie alla serie D – ndr -). Questo non implica che non seguiremo le evoluzioni della attuale società che sta percorrendo una strada diversa che approderà al Tar, forse neanche in tempi lunghissimi“.

Indubbiamente la situazione è molto complessa, perché bisognerà puntare soprattutto su una coincidenza di date molto aleatoria, senza poter pregiudicare lo sviluppo di una situazione o dell’altra: “Il tempo a disposizione è il  peggior nemico con cui dovremo confrontarci, ma monitoreremo giornalmente le evoluzioni – aggiunge D’Alberto -. Adesso è il momento di dover procedere, pretendendo rispetto e salvaguardando la nostra dignità“.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale di Teramo è centrare l’ottenimento della partecipazione al prossimo campionato di Serie D, e a tal proposito si ha netta l’impressione che anche il primo cittadino sia oramai rassegnato all’ambita retrocessione: “Rassegnato no, ma realista lo sono” e a tal proposito, sollecitato su eventuali interessi terzi al nuovo progetto, D’Alberto afferma: “Ci sono degli interessi manifestati ma non sono certezze” e su Giuseppe Spinelli: “Mai sentito!“.

Chiudiamo con il contenuto dello striscione in copertina, affisso nel vecchio Comunale: “Soltanto chi ha amato anche solo per un istante può capire quello che noi proveremo per sempre“.