ROSETO DEGI ABRUZZI – Desideriamo esprimere solidarietà alle donne abruzzesi, volgarmente offese dalle affermazioni sessiste di Vittorio Sgarbi e del sindaco di Giulianova Costantini.
Quanto affermato nel grottesco video che ormai ha fatto il giro del web, nonostante sia stato poi rimosso, evidenzia non solo la pochezza politica del centrodestra che già amministra Giulianova e che si propone ora a Roseto, ma, soprattutto, è il sintomo di un modo di intendere la donna arretrato che punta alla svalorizzazione della sua sfera umana, intellettuale e culturale.
Ci sono donne che hanno passato una vita a studiare e ad affermarsi nel mondo del lavoro [la consigliera del Comune di Roseto dott.ssa Rosaria Ciancaione è una dirigente pubblica mentre la deputata Corneli è un avvocato e un’accademica ndr] e non possono di certo accettare di essere definite ancora “gnocche” destinatarie di un “pronto soccorso erotico”. Non ci venissero a dire che è ironia perché l’ironia è ben accetta se viene da un amico, non da certi personaggi.
Perché questi sono retaggi di un ventennio di governi di centrodestra che hanno fatto vergognare l’Italia davanti al mondo, ma che hanno altresì portato una decadenza dei costumi da cui non riusciamo proprio ad emanciparci.
Anzi, negli ultimi tempi stiamo assistendo ad una preoccupante inversione di rotta che rischia di portare in Italia un oscurantismo e un arretramento sul tema dei diritti e delle libertà davvero senza precedenti, che finirebbero per staccare definitivamente l’Italia dalle altre democrazie compiute europee, per avvicinarci a semi-regimi come Ungheria e Polonia.
A Roseto abbiamo sentito il candidato del centrodestra William Di Marco dire cose veramente sconcertanti, ad esempio sul DDL Zan, una legge di civiltà che negli altri Paesi europei (civili) esiste da un trentennio, e su alcune scelte del precedente Governo che a suo giudizio avrebbero ‘limitato la libertà dei cittadini’, come se una pandemia fosse una situazione “normale” che non richieda norme eccezionali, che ovviamente ci sono state e ci sono in ogni democrazia del mondo.
Ma forse questo candidato sindaco è un po’ “distratto”. Con il governo Conte l’Italia ha riacquistato prestigio in Europa e nel mondo, ha indicato la strada ed è stata apprezzata a livello internazionale, e a Roseto non meritiamo il candidato “smemorato”, ne’ queste scene imbarazzanti. Allo stesso modo Giulianova non meritava ciò che ha subito: un candidato sindaco che si spacciava per “civico” poi passato alla lega, rendendo “leghisti” a loro insaputa i poveri cittadini giuliesi.
Siamo certi che i cittadini rosetani non cadranno mai in questa trappola, non accetteranno mai questa decadenza culturale e politica mai vista prima: Roseto è la città solidale, aperta, di cultura che conosciamo, e qui per questa imbarazzante destra non c’è e non ci sarà mai posto. Proponiamo perciò un gesto simbolico che siamo certi verrà accolto con favore dai rosetani. A Roseto non ci sono luoghi pubblici dedicati alle donne.
Quindi quanto prima dobbiamo provvedere. Su tutte possiamo ricordare Filomena Delli Castelli (madre costituente abruzzese a cui Giulianova ha dedicato una strada, ma evidentemente non è bastato…), Margherita Hack (presto a Milano ci sarà una statua in suo onore) e Raffaella Carrà (a cui Madrid ha già dedicato una piazza) – Valentina Corneli – portavoce m5s camera, Rosaria Ciancaione – consigliera comunale Roseto, Attiviste e attivisti del m5s Giulianova –