SANT’OMERO – La Provincia di Teramo contesta la variante al piano regolatore, inviando tutta una serie di osservazioni al Comune di Sant’Omero riguardo la modifica al PRG per l’ampliamento di un capannone nella zona artigianale. E’ arrivato, infatti, da qualche giorno, il parere dell’Ente di via Milli, richiesto dallo stesso Comune, dove si contestano ben 4 punti: si parla di carenza di documentazione e verifiche che giustifichino la trasformazione urbanistica in ambito agricolo e di intervento impattante. Osservazioni (non vincolanti) poi sono state presentate relativamente al rapporto della variante presentata e la normativa del PRG.
Ricordiamo che la ditta interessata aveva proposto la variante al piano regolatore chiedendo l’ampliamento dei comparti commerciali-artigianali. La stessa variante era stata già inviata alla Provincia, a seguito di un esposto di un privato che evidenziava come in Consiglio comunale fosse stata approvata senza il parere di compatibilità al P.T.C.P. ( Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ). Lo stesso ufficio tecnico della Provincia aveva rilevato la mancanza di studi e analisi necessari per avviare la procedura di compatibilità della variante, ed aveva osservato alcuni aspetti urbanistici della stessa, comunicandole al Comune per le opportune e consequenziali azioni da intraprendere. La Giunta Luzii, sulla scorta della relazione della Provincia aveva provveduto all’annullamento in autotutela della delibera di definitiva approvazione della variante, in quanto mancante del necessario parere e in quanto aveva ritenuto che “il procedimento di variante risultava affetto geneticamente da vizio di legittimità per violazione delle succitate norme statali, regionali” ed ha, invece, determinato che “la fase di adozione della variante de qua e quella delle osservazioni, già espletate, non apparivano affette da illegittimità”.
Per tali motivi, il Comune aveva trasmesso, la documentazione tecnica della variante a suo tempo adottata, per ottenere dalla Provincia il necessario parere di compatibilità.
Ora, arrivato il parere, l’ente comunale potrà presentare le sue controdeduzioni, anche se lo stessa amministrazione Luzii è in attesa della decisione del Tar in merito alla sospensiva della delibera di annullamento in autotutela, previsto per domani, mercoledì 20 maggio.