PINETO – “L’amministrazione non è stata silente come dice Forza Italia sulla proposta di legge regionale che consente l’installazione di impianti fotovoltaici su aree irrigue ricadenti anche nel territorio di Pineto, al contrario si è confrontata con le associazioni, condividendone le azioni da intraprendere e ha fatto tutto quanto era nelle sue prerogative. Ma come Forza Italia stessa afferma, il problema non è del Comune bensì di autorizzazioni di livello superiore e siamo noi stupiti del fatto che loro non abbiano presentato nessuna osservazione al decreto aree idonee e solo ora, con netto ritardo, dicono di voler chiedere alla Regione la salvaguardia delle aree irrigue. Evidentemente i rappresentanti locali di FI disapprovano l’operato dei loro referenti regionali di partito”. Con queste parole l’assessore all’Urbanistica e all’assetto del territorio del Comune di Pineto Santino Ferretti replica alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal locale gruppo di Forza Italia, partito che accusa l’amministrazione comunale di silenzio relativamente alla proposta di legge regionale che consente l’installazione di impianti fotovoltaici su aree irrigue.

L’ente precisa inoltre che il decreto legislativo 8/11/21 n. 199 emanato dal Governo Draghi, stabilisce che per l’installazione di impianti fotovoltaici è necessario acquisire l’autorizzazione regionale, senza che i comuni possano esprimersi, rimandando a successivi decreti attuativi. Il 21 giugno 2024 è stato emanato il cosiddetto decreto “aree idonee”, che stabilisce dove è possibile posizionare gli impianti fotovoltaici. Tra tali aree vengono considerate anche quelle agricole collocate entro un raggio di 500 metri da aree industriali. Inoltre viene acclarato che per gli impianti la cui procedura autorizzativa sia iniziata prima della data dell’entrata in vigore del decreto aree idonee, non si applicano i limiti che quest’ultimo decreto impone.

“A Pineto – prosegue Ferretti – abbiamo due impianti che hanno richiesto la procedura autorizzativa su aree adiacenti alla zona industriale di Scerne. L’Amministrazione Comunale, d’intesa con le associazioni, al fine di evitare tali infrastrutture, ha avviato una interlocuzione con la Regione e ha prodotto delle osservazioni, che sono atti ufficiali, con le quali si è cercato di mettere in evidenza come le zone interessate dagli impianti, oltre ad avere importanza dal punto di vista della pianificazione, hanno anche elevato interesse ambientale. Tuttavia, per gli impianti interessati, è stata avviata la procedura prima del decreto aree idonee e quindi il Comune non ha gli strumenti per opporsi, se non ricercare le compensazioni ambientali previste per legge”.