Nel 2016, con il Decreto Ministeriale 457, l’allora MiBAC ha istituito il Premio Nazionale del Paesaggio, che viene conferito al progetto individuato quale candidato italiano al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Il Premio Nazionale del Paesaggio viene consegnato in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita con lo stesso DM e celebrata il 14 marzo di ogni anno. Quest’anno, l’Abruzzo porta a casa due menzioni speciali del Premio Nazionale del Paesaggio 2021, assegnate ai progetti promossi dalle comunità locali nel rispetto del principio della sostenibilità ambientale. La manifestazione, voluta fortemente nel 2016 dal Ministro della Cultura Dario Franceschini, con lo scopo di «promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme, sensibilizzando i cittadini sui temi ad essa legati attraverso specifiche attività da compiersi mediante il concorso e la collaborazione delle amministrazioni e delle istituzioni, pubbliche e private», ha premiato “La pergola abruzzese. L’esperienza tollese e la Carta di Tollo” e “Colture e culture. Vivere tra i Calanchi di Atri”.
L’iniziativa portata avanti dall’amministrazione comunale di Tollo (CH) si è posta l’obiettivo di evitare il consumo di suolo e tutelare il paesaggio vitivinicolo tradizionale contraddistinto dal caratteristico sistema di impianto della cosiddetta pergola abruzzese o tendone. La Commissione ministeriale ha stabilito che «il progetto persegue con determinazione l’obiettivo della tutela del paesaggio ed è positivamente proiettato in una direzione di sviluppo e valorizzazione relativa sia della componente fisica, sia all’ambito economico-produttivo». Forte di questa menzione, intento dell’amministrazione comunale è l’avvio dell’iter per la candidatura della pergola abruzzese a Patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco, fino alla futura progettazione di un vero e proprio Parco del Vino.
Nel 2005, invece, nasce il progetto “Colture e culture. Vivere tra i Calanchi di Atri”, all’interno della Riserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri (TE). L’iniziativa, redatta dal direttore Adriano De Ascentiis e dai suoi collaboratori si è focalizzata sulla riqualificazione e la valorizzazione di beni materiali e immateriali, dalle aree abbandonate ai paesaggi rurali tradizionali, contrasto al rischio idrogeologico, sostenibilità ambientale, integrazione socio-culturale e l’avvio di forme di turismo sostenibile, accessibile e inclusivo.
“Per l’Abruzzo, due straordinarie e significative vittorie”, dichiara il Responsabile Territoriale di Teramo e Provincia di CulturaIdentità, Davide Mastroianni. “L’identità culturale si lega ad una tradizione, una lingua, una storia e al paesaggio. Il paesaggio è una fucina dove molteplici discipline convergono in un unico punto (ad esempio la geografia, l’archeologia, l’antropologia, l’architettura, l’ambiente fisico), ma contemporaneamente ogni disciplina può descrivere l’identità di un paesaggio in maniera diversa, attraverso un linguaggio specifico. Linguaggio che può manifestarsi in una visione rivolta alla valorizzazione del paesaggio attraverso politiche serie di sviluppo economico-produttivo, di sostenibilità e di inclusione del tessuto cittadino che deve creare il vero e proprio collante per una promozione culturale che parte dall’interno. Il mio augurio è queste due menzioni siano solo l’inizio di un percorso culturale giunto al primo di innumerevoli traguardi e che puntino ad una promozione consapevole dell’eccellenza abruzzese in Italia e in Europa”.