TERAMO – Tra le misure a sostegno dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti nel Decreto Cura Italia abbiamo il riconoscimento degli ammortizzatori sociali, la previsione di congedi parentali e di bonus babysitter, la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi perde oltre un terzo del fatturato, ma anche la sospensione delle scadenze fiscali e contributive e l’indennizzo di 600 euro una tantum. Su questo bonus e sul Fondo per il reddito di ultima istanza si è accesa la polemica dei possessori di Partita IVA e dei lavoratori autonomi non iscritti alla gestione separata INPS anche della provincia di Teramo.

In merito a questo aspetto la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri sta ricevendo numerose richieste di informazioni e di chiarimenti, ma anche segnalazioni di dimenticanze e lacune dal mondo delle Partite IVA e dei liberi professionisti.

Il Decreto Cura Italia – afferma la Consigliera di Parità Monica Brandiferri – rappresenta un passo iniziale per aiutare tutti i lavoratori autonomi in un momento difficile, ma non si può non condividere che l’indennità una tantum di 600 euro rappresenta un riconoscimento irrisorio per far fronte alla grave crisi del settore, così come non si può non raccogliere l’appello di incrementare il Fondo per il reddito di ultima istanza per i lavoratori iscritti agli ordini professionali.

Siamo ancora in tempo e sollecito le Autorità Competenti affinchè vengano introdotte misure più forti e concrete dai decreti attuativi e dalla conversione in legge del Cura Italia, ma soprattutto dal nuovo Decreto Aprile, che dovrebbe contenere anche i finanziamenti in arrivo dall’Europa”.