PESCARA – Il Presidente della Confcommercio Pescara, Franco Danelli:

“Le prime misure varate dal Governo con il Decreto Cura Italia sono un primo passo per dare ossigeno al sistema economico ma non possono sicuramente essere sufficienti per salvaguardare le piccole e medie imprese che rappresentiamo.

Bene le misure per mettere in sicurezza la forza lavoro ma non possono certo bastare seicento euro o il credito di imposta sugli affitti o il semplice rinvio di scadenze di pagamento, che si andranno poi a cumulare, per evitare la chiusura di tante piccole e medie imprese che hanno bisogno di ulteriori e ben più incisivi interventi economici per superare questa situazione drammatica.

Al riguardo il Presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, è in pressing costante sul Governo per fare inserire nel prossimo Decreto, che dovrebbe contare su risorse europee, forti interventi a tutela delle imprese che rappresentiamo.

Al riguardo voglio ringraziare tali imprese che stanno affrontando questo momento drammatico con grande dignità e consapevolezza al punto di anteporre senza indugio, ancor prima che venisse decisa la chiusura obbligatoria, le ragioni della salute a quelle della propria attività.

Ma ringrazio anche le attività che sono aperte per continuare ad offrire un servizio essenziale alla cittadinanza affrontando i rischi per la salute connessi a tale impegno.

Soprattutto nel settore alimentare i cittadini stanno riscoprendo i cosiddetti negozi di vicinato ossia quelle attività di piccola dimensione che operano nelle città dando alle strade vitalità, sicurezza e illuminazione e garantendo occupazione ed economia al territorio.

Questo è uno degli aspetti da cui di dovrà ripartire quando questo brutto momento sarà finito perché dalle scelte dei cittadini-consumatori dipenderà molta della capacità di far ripartire le piccole imprese del commercio e del turismo che oggi sono in ginocchio.

Tornare  a comprare “sotto casa”, come sempre sostenuto dalla nostra associazione, e privilegiare i viaggi in Italia sarà quello che tutti dovremo fare per favorire la ripresa, salvare il tessuto delle piccole imprese e ridare vita alle nostre città”.