TERAMO – Venerdì 14 febbraio 2025, presso la Biblioteca diocesana di Teramo, si è tenuto un interessante incontro culturale sul tema “La coscienza: una sfida per l’IA e le neuroscienze” allo scopo di mettere in relazione la coscienza umana e l’intelligenza artificiale (IA).
Numerose le autorità presenti, tra cui Mons. Lorenzo Leuzzi – Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Stefania Di Padova – vicesindaco del comune di Teramo, Flavio Bartolini – delegato del presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo e Maria Letizia Fatigati – dirigente scolastica del Polo Tecnologico “Alessandrini-Marino-Pascal-Comi-Forti” nonché reggente dei Licei Classico, Europeo e Musicale di Teramo. Dopo i saluti e l’introduzione di don Giovanni Giorgio – direttore del Centro per la Teologia “San Paolo VI” di Teramo e don Carlo Farinelli – parroco della Parrocchia “San Lorenzo Martire” di Nepezzano-Piano d’Accio, hanno preso la parola le autorità presenti per i saluti istituzionali. Successivamente sono intervenuti i relatori: la prof.ssa Monica Mazza, ordinaria di psicometria e specialista in neuropsicologia clinica e psicofisiologia presso l’Università degli Studi dell’Aquila e il prof. Aniello Russo Spena, presidente dell’Accademia delle Scienze d’Abruzzo, già preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi dell’Aquila.
I due relatori hanno trattato l’argomento inquadrandolo secondo due diverse prospettive: nella prima la coscienza è stata interpretata come espressione del funzionamento della mente, a sua volta analizzato con il metodo delle scienze cognitive, mentre nella seconda è stata analizzata la criticità della definizione di coscienza nei diversi contesti storici e filosofici.
Agli interventi dei relatori è seguito un dibattito interessante e approfondito, nel corso del quale è stato affrontato anche il tema dell’IA e con i presenti che hanno rivolto domande molto significative ai relatori, i quali hanno risposto in maniera pienamente soddisfacente.
All’incontro culturale sono stati presenti anche i proff. Francesco Masedu e Marco Valenti dell’Università degli Studi dell’Aquila e Luca Iadecola – esperto in materia di privacy.
«Pellegrini di speranza»: questo è il motto che papa Francesco ha scelto per il Giubileo 2025, in una situazione mondiale, ed europea in particolare, che soffre di mancanza di fiducia nel futuro. L’idea di progresso o, come si dice oggi, di “innovazione” sembra inquietare gli animi di chi si avverte dominato da poteri economici, politici, mediatici, e scientifico-tecnologici, su cui sembra di non poter agire in alcun modo.
L’incontro culturale ha voluto offrire ai numerosi partecipanti un punto di resistenza e di speranza utile per ciascuno e aprire sentieri di speranza per un avvenire che, in qualche modo, stiamo già vivendo.