CHIETI – Dopo una settimana convulsa ed intrisa di emozioni forti, condita dalle dimissioni del tecnico Tiziano De Patre, la società rossoblù, per il finale di stagione, ha affidato la guida della squadra ad Alessandro Bruno preferendo, di fatto, la classica e probabilmente giusta soluzione interna. Era difficile l’impegno che attendeva la formazione teramana in quel di Chieti; causa indisponibilità rimanevano fuori Gurini, Scimia e Forcini con Romano che partiva dalla panchina al pari di Mercado. In avanti la coppia Cardinali–Defendi, con Bartoli pronto ad agire sulla fascia destra.
I ritmi all’inizio, abbastanza compassati, consentono al Notaresco di non patire sofferenze, soprattutto a centrocampo. I neroverdi di Chianese hanno un sussulto al 28° con Barbetta che in piena area spara alto sopra la traversa. Al 34° è invece Pezzi, direttamente su punizione, a mettere i brividi a Serra che para a terra. Sul finire di tempo ancora il Chieti pericoloso, dopo un malinteso tra Shiba ed un difensore, ma i teatini ne ricavano soltanto un tiro dalla bandierina.
Archiviata la prima frazione con il più classico dei risultati (0-0), la ripresa riprende bene per il Notaresco che va alla conclusione con D’Aloia, che però strozza la palla che viene deviata in angolo dal portiere neroverde. Dopo due minuti, da un angolo dalla parte opposta, la palla non viene controllata da Shiba e Di Prisco la mette in rete portando in vantaggio i neroverdi.
Da qui in avanti i padroni di casa, anziché trarre dei vantaggi dal risultato, si ritraggono e non creano più azioni importanti, mentre i rossoblù acquisiscono gradualmente fiducia, agevolati dai cambi di mister Bruno che avvicenda un Defendi evanescente e butta nella mischia contemporaneamente sia Romano sia Mercado, ma soprattutto sostituendo un Marchetti molto nervoso con Cantarini. Il Notaresco si spinge in avanti all’arrembaggio e dopo una serie di calci d’angolo, al 96°, trova il meritato pareggio con Romano, che fa esplodere di gioia i generosissimi tifosi al seguito della squadra, anche quest’oggi, allo stadio Angelini.
A fine gara tutti a festeggiare un punto che sa di “Squadra Viva” e che compatta un ambiente devastato da tutto quello che è successo e che bisogna mettersi alle spalle (Marino De Colli)