GIULIANOVA – Caro Onorevole Luigi D’Eramo, appena una settimana fa ci siamo incontrati e mi hai comunicato che è volontà del partito favorire l’ingresso nella Lega dell’attuale Sindaco Costantini, dicendomi che l’annuncio ci sarebbe stato a breve.
A tal fine, dopo averti elencato tutte le situazioni, le problematiche e le contraddizioni di questa scelta, mi hai chiesto di definire alcuni punti programmatici su cui far convergere i nostri programmi e indirizzi amministrativi, sempre nel rispetto della buona amministrazione che ci contraddistingue nell’essere vicini a tutti i cittadini, in special modo ai più deboli.
Ma proprio all’indomani del nostro incontro con stupore ho appreso dai social il tuo comunicato dell’avvenuta adesione e passaggio in Lega del Sindaco di Giulianova.
Capisco che per cogliere le opportunità la variabile tempo a volte diventa imprevedibile, ma ti ricordo per l’ennesima volta che il sottoscritto oltre ad appartenere politicamente alla Lega di Salvini, è stato al primo turno il candidato sindaco di tutto il centro destra, ed al secondo turno di ballottaggio il candidato sindaco di un programma elettorale basato oltre che sugli obiettivi anche sulla fiducia, sulla coerenza ed integrità morale della mia persona, in contrapposizione proprio all’attuale Sindaco che si è presentato con una coalizione di ben sei liste civiche (mai avvenuto in città), composta da 96 candidati, rinnegando e battendosi contro quei valori di cui non solo la Lega, ma anche gli altri partiti di centro destra, sono portatori.
Il mio senso di responsabilità e coerenza, unito ai miei valori, fa si che non possa tradire la fiducia ed il grande consenso ricevuti con un’operazione meramente opportunistica, e che in mancanza di una concreta condivisione e attuazione di programmi e promesse elettorali, rappresenterebbe un vero inganno per tutta la Città svilendo e vanificando la funzione stessa e democratica del diritto al voto: in definitiva il voto dei cittadini non serve a nulla!
Visto che è già partita la macchina mediatica del fango, al solo fine di giustificare e piegare le volontà a logiche distanti dalle problematiche della Città, e tenendo conto che non voglio passare per chi ostacola tale percorso senza validi motivi, elenco di seguito i punti di programma, di cui molti già ampiamente discussi nei Consigli Comunali, quali fondamentali per stabilire un’ intesa al fine di intraprendere un eventuale percorso politico comune:
– Impegno nella messa in liquidazione della società in house del Comune, la Giulianova Patrimonio, riportando quindi nel tempo tutti i servizi all’interno del comune, valorizzando il valore del patrimonio immobiliare e gestendo al meglio i vari servizi tenendo conto dell’importanza sociale degli stessi. Al contempo chiedere le dimissioni del D.G. della Giulianova Patrimonio, in quanto come già denunciato in Consiglio Comunale secondo noi è figura inopportuna e non giustificabile dato l’alto costo che comporta per la collettività, dopo quattro anni consecutivi di pesanti perdite economiche, chiudendo così questa “carta di credito comunale” usata per fini che nulla hanno a che vedere con una sana e trasparente gestione amministrativa.
– Rivedere completamente le scelte in merito al commercio, al turismo, alla viabilità, alla sicurezza, al sociale, alla politica del lavoro completamente ignorata nel documento di programmazione.
– Devoluzione del 50% delle indennità del Sindaco, Presidente del Consiglio, Giunta e Consiglieri Comunali, in un apposito fondo che abbia il fine di contrastare il degrado che avanza sempre di più e sulla sicurezza come dal mio programma elettorale.
Potrei continuare oltre ma mi rendo conto che si debba trovare un giusto compromesso e quindi chiedo l’accettazione dei tre punti di programma da me considerati indispensabili e necessari per avviare un percorso che non tradisca la fiducia dei cittadini che si sono espressi, e che costituisca l’inizio di un reale coinvolgimento nel governo della Città.
In mancanza di tutto ciò resta ferma la mia volontà, già espressa, di chiedere le dimissioni del Sindaco; questo caro Onorevole Luigi D’Eramo è ciò che ti chiedo adottando le stesse modalità a cui decisioni unilaterali e improvvise mi obbligano.
Pietro Tribuiani
Capogruppo in Consiglio Comunale Lega per Salvini