TERAMO – Stamane presso il Tribunale di Teramo, davanti il Giudice Dott. Biscardi si è tenuta la prima udienza a carico di G. P., artigiano di Roseto Degli Abruzzi difeso dall’Avv. Daniele Contrisciani.
L’imputato è accusato di appropriazione indebita di un personal computer.  Vicenda abbastanza intricata. Secondo la ricostruzione, la parte offesa, un concittadino, aveva inviato un pacco contenente un personal Computer dall’estero, verso la propria abitazione. Purtroppo, nel farlo, aveva inserito un numero civico sbagliato, il numero del negozio dell’artigiano finito a processo.  L’uomo ha sempre negato di avere mai ritirato il pacco, in quanto al momento della consegna, aveva dichiarato di non trovarsi all’interno nella propria bottega. Era però emerso che fu contattato dallo stesso corriere per il ritito del PC, ma l’uomo aveva dato disposizioni perchè lo stesso pacco, appunto perchè assente, fosse lasciato in un esercizio commerciale attiguo. Pacco che però, secondo le dichiarazioni dello stesso artigiano,  non fu mai ritirato.
Nelle questioni preliminari l’Avv. Daniele Contrisciani aveva chiesto il proscioglimento per l’imputato da tutte le accuse facendo presente al Giudice che il primo caso di imputazione (appropriazione di cose per errore) era stato depenalizzato nel 2016; il Pubblico ministero, però, in udienza ha deciso di procedere mutando il titolo del reato in appropriazione indebita, che è reato ancora punibile, per evitare la chiusura del processo.
Il Giudice ha rinviato quindi per la prossima udienza per l’apertura del dibattimento e l’ammissione delle prove al giorno 10 giugno. La  parte offesa si è costituita parte civile attraverso il suo difensore Avv. Laura Avolio con una richiesta danni pari a 1.200 euro.