TERAMO – C’è chi non riesce a prendere un appuntamento per mesi e chi non riesce a disdire una prenotazione. Capita di tutto ormai alla Asl di Teramo dove una profonda dicotomia separa il buon senso dalla realtà.
Capita ad esempio che se si vuole disdire una prenotazione bisogna farlo “allo scadere esatto della 48- esima ora prima dell’appuntamento”, non un minuto prima né uno dopo, pena “l’impossibilità – per l’operatore e per tutta la struttura sanitaria – di disdire la prenotazione”. Questa l’odissea di un utente che per una intera mattinata ha cercato di annullare una prenotazione sanitaria prevista per il giorno dopo e si è sentito rispondere che “un giorno prima non è possibile, bisogna farlo 48 ore prima”. “Sarebbe bello avere la preveggenza di sapere cosa accadrà tra due giorni, ma non è così purtroppo – spiega l’utente – e mi sono preoccupato di disdire appena ho avuto certezza che non potevo fruire della prestazione, cioè un giorno prima, ma né l’operatore né il responsabile del CUP hanno accolto la mia richiesta, anzi il responsabile mi ha spiegato che avrebbe potuto accettare la disdetta “solo dietro presentazione di un certificato medico”. Mi sembra una cosa assurda. Immaginiamo una persona anziana come potrebbe correre dietro a tutte queste strane regole. Questa storia è davvero assurda”.
Insomma è già tanto riuscire ad avere un appuntamento, pretendere di disdirlo è incomprensibile per i vertici ASL. Il responsabile del Cup il dottor Migale senza la “giustificazione” del certificato medico – che certifica l’impossibilità di rispettare l’appuntamento solo ed esclusivamente per motivi di salute- non accetta scuse.
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